| WEEKEND | TUSCIA – Tante idee per il fine settimana nei borghi viterbesi!

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Alcune ‘idee’ per il weekend!!!

Giovedì 15 Marzo 2018

Viterbo, La rassegna “Volando in scena”

Teatro Unione, Piazza del Teatro

Giovedì 15 marzo 2018, ore 21,00

“Chocolat”, di Roberta Costantini liberamente ispirato a Chocolat di Joanne Harris e all’omonimo film

Drammaturgia e regia Roberta Costantini; aiuto Regia Marco Marino; con Amelia Cimmino, Angelo De Clemente, Barbara Pagliari, Claudia Casale, Concetta Zaira Cagliano, Fabrizio Pace, Francesca Ferrara, Lorena Mordà, Pasquale Vezza, Roberta Costantini

Una storia bellissima che fa divertire e commuovere, ispirata all’omonimo film e al romanzo della Harris, una storia piena di magia, spezie, sensualità, segreti oscuri e pregiudizi in cui il confine tra apparenza e verità è inafferrabile come il vento.

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Venerdì 16 Marzo 2018

Chia (Soriano nel Cimino), Gli eventi dello Spazio Corsaro

Via Ripetta 20

venerdì 16 marzo 2018, ore 21:15

Rassegna “Tre Risate Insieme”
Proiezione di “Monty Python – Il senso della Vita “

Siamo nel 1983, quando il gruppo comico britannico Monty Python, realizza il suo quarto lungometraggio. Il Film si sviluppa fondamentalmente tramite 7 sketch, numericamente sequenziali e apparentemente non collegati, preceduti a loro volta da un ulteriore cortometraggio che funge da prologo. Queste sette parti, trattano cronologicamente le varie fasi del vivere, dalla nascita, la crescita, la maturazione fino ad arrivare alla morte. Dal concepimento, dove non conta propriamente l’evento quanto più la realizzazione di esso, alla crescita e l’apprendimento, in cui possiamo assistere alla surreale scena di una lezione “pratica” di educazione sessuale, passando per l’avvento dell’età adulta, la lotta con gli altri, quindi la guerra, fino alla fase declinante, composta da mezza età, vecchiaia e morte. Lo stile è innanzitutto quello inglese, nella fattispecie poi è quello dei Monty Python. Le tematiche sono volutamente metafisiche e filosofiche, una su tutte: il senso della vita. Considerazione che rappresenta il titolo stesso della pellicola, poiché tra una situazione comica e l’altra, il file rouge è proprio la questione esistenziale dell’uomo, il perché del vivere, il senso stesso del compiere azioni nonostante la consapevolezza dell’ineluttabile destino e della predestinazione innata: si vive per poi un giorno morire. Tutto questo è avviluppato all’interno di episodi fortemente surreali e illogici, comicità paradossale, dove ciò che non è normale lo diventa, umorismo elaborato e non sempre diretto, sarcasmo tipicamente inglese e non troppo prosaico. Numerosi i riferimenti ad alcuni dogmi riguardanti l’essere umano: la sopravvivenza, il sesso, la spiritualità e la chiesa, soprattutto quella cristiana, ampiamente citata e schernita.

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Montalto di Castro, Teatro Lea Padovani

venerdì 16 marzo 2018, ore 21

Concerto della “Psychiatric band” del Centro diurno “Luna Piena” di Tarquinia, del dipartimento di salute mentale della Asl di Viterbo

Il gruppo musicale “Tipi Strani” è formato da persone che, attraverso la musica, intraprendono un percorso che va oltre i tradizionali approcci basati sulle terapie farmacologiche, sulle psicoterapie classiche e sugli interventi sociali di sostegno. Un lavoro costante nel tempo, con la messa in gioco personale e il coinvolgimento diretto di operatori della salute mentale istituzionale, che possa portare a risultati clinici apprezzabili in termini di miglioramento della qualità della vita dei pazienti e della loro crescita personale, in riferimento alle capacità relazionali, espressive e comunicative.

Sono passati 20 anni da quando nel Centro Diurno Luna Piena è stato avviato il primo laboratorio musicale “Palco Aperto”, nel tentativo di coinvolgere quanti più utenti possibile, soprattutto giovani, nei percorsi terapeutici e riabilitativi della psichiatria. Nel corso degli anni sono stati molti gli utenti che hanno partecipato al laboratorio, con diagnosi che rientrano nell’area psicotica e dei disturbi di personalità. Utilizzando le competenze professionali degli operatori dell’équipe e l’apporto di volontari, nel tempo si è creato un gruppo rock con un repertorio valido proposto in pubblico in varie occasioni.

Il gruppo “Tipi Strani” ha anche pubblicato due raccolte in compact disc di propri brani che, in chiave auto-ironica, propone situazioni e vissuti di chi soffre di disturbi e malattie psichiche e deve affrontare quotidianamente pregiudizi e superare lo stigma ancora legato a questa condizione di vita. La stessa équipe del cd di Tarquinia ha ideato e organizzato per 10 anni un Festival Nazionale Psychiatric Band a cui hanno partecipato gruppi musicali formatisi all’interno dei processi di cura della salute mentale provenienti da varie regioni italiane.

Al concerto del 16 marzo al teatro Lea Padovani, si esibirà il Coro del Csr Maratonda di Montalto di Castro; sarà una occasione in cui tutti potranno ritrovarsi e testimoniare con la musica i propri percorsi vitali. L’evento è promosso dal Centro Diurno “Luna Piena” di Tarquinia, del dipartimento di salute mentale della Asl di Viterbo, con la collaborazione del Comune di Montalto di Castro, della Fondazione Solidarietà e Cultura, del Csr Maratonda e della Cooperativa Alicenova di Tarquinia. Ingresso gratuito.

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Sabato 17 Marzo 2018

Viterbo, La stagione del Teatro Unione

Piazza del Teatro

sabato 17 marzo 2018, ore 21

“La morte e la fanciulla”, regia e coreografia di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
con Eleonora Chiocchini, Valentina Dal Mas, Claudia Rossi Valli
musiche di Franz Schubert: “La morte e la fanciulla”

In scena tre differenti “capolavori”.
Uno musicale: il quartetto in re minore “La morte e la fanciulla” di Franz Schubert
Uno fisico: l’essere umano nell’eccellenza delle sue dinamiche.
Uno spirituale-filosofico: il mistero della fine e il suo continuo sguardo su di noi.

Il nostro pensiero torna a posarsi sull’umano e ciò che lo definisce: la vita e la morte; l’inizio e la fine sono i miracoli della nostra esistenza, così come l’impermanenza dell’essere con le sue forme continuamente mutanti. Questo transitare da una forma all’altra, ha a che fare con l’arte coreutica: portatrice di un tale compito, è essa stessa un balenare di immagini che appaiono e scompaiono continuamente; per questo abbiamo indugiato proprio su quell’aspetto che potremmo definire “crepuscolare” della danza, colta, nelle nostre intenzioni, proprio nel suo attimo impermanente e transitorio. Un esempio di scrittura musicale che aspira all’infinito e accompagna l’ascoltatore oltre un’idea razionale verso l’ignoto e il trascendente. Abbiamo cercato di capire, di aprire, come chirurghi, il corpo di questa scrittura per scrutarne i vuoti, gli spazi cavi e mai come questa volta comporre è assomigliato a un eterno precipitare, a un fuggire da ogni fine e da ogni senso.

Presenza di nudo integrale in scena.

www. teatrounioneviterbo.it

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Viterbo, La stagione del Teatro Caffeina

Via Cavour 9

sabato 17 marzo 2018, ore 21

“Aspettando Godot”, di Samuel Beckett; regia di Claudio Boccaccini con Pietro De Silva e Felice Della Corte

Considerato dall’unanimità della critica il lavoro teatrale più bello e significativo di tutto il Novecento, “Aspettando Godot” è divenuto, nel dire comune, sinonimico di una situazione in cui si aspetta l’avverarsi di un avvenimento imminente ma che in realtà non accade mai e in cui, di solito, chi attende non fa nulla affinché questo possa realizzarsi.

Gli attori in scena, diretti da Boccaccini, facendoci riflettere e ridere ci pongono continuamente di fronte al grande circo dell’esistenza umana.

Info: 0761.342681; 348.7180873; www.caffeinacultura.it

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Viterbo, La stagione dei concerti dell’Università della Tuscia

Auditorium di Santa Maria in Gradi (ingresso in via Sabotino, ampio parcheggio)

Sabato 17 marzo 2018, ore 18

Quartetto Werther, vincitore del Premio Sergio Cafaro di Magliano Sabina 2017

Antonino Fiumara, pianoforte; Misia Iannoni Sebastianini, violino; Martina Santarone, viola; Simone Chiominto, violoncello

Robert Schumann (Zwickau, 1810-Bonn, 1856): Quartetto per archi e pianoforte in Mib op.47 (Sostenuto assai-Allegro ma non troppo; Scherzo-Molto vivace; Andante cantabile; Finale-Vivace)

Johannes Brahms (Amburgo, 1833-Vienna, 3 aprile 1897): Quartetto per pianoforte e archi in Do minore op.60 (Allegro ma non troppo; Scherzo: Allegro; Andante; Allegro comodo)

“Il concerto – spiega Franco Carlo Ricci, direttore artistico della rassegna Unitus – ha per protagonista il Quartetto Werther, fondato a Roma nel 2016 da quattro giovani e validissimi musicisti. Tutti i suoi componenti, con rilevanti esperienze concertistiche rese possibili dagli insegnamenti di numerosi e illustri Maestri, alternano l’attività cameristica a quella solistica; hanno ottenuto premi e riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali e si sono esibiti per alcuni dei più importanti enti musicali italiani, in prestigiosi teatri e sale da concerto. Come formazione risultano vincitori del primo premio assoluto del Concorso Nazionale città di Magliano Sabina2017 e del 18° concorso “Rivera Etrusca” di Piombino.

Il programma prevede due capolavori della letteratura cameristica: il Quartetto per archi e pianoforte in Mib op. 47 di Robert Schumann e il Quartetto per pianoforte e archi in Do minore op. 60 di Johannes Brahms.

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Capranica, Ciclo di conferenze “Un caffè con la storia”

Sabato 17 marzo 2018, ore 17, Sala Kimairah

Fabio Ceccarini, “Il tabernacolo degli oli santi della Chiesa di San Giovanni Evangelista a Capranica e la famiglia degli Anguillara”

A cura dell’associazione culturale Kimairah, il Centro ricerche e studi di Capranica e il Comune di Capranica

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Valentano, La stagione del Teatro Il Mascherone

Piazza della Vittoria

sabato 17 marzo (ore 21) e domenica 18 marzo (ore 17,30)

“Amori… da morire”, testo e regia di Gianni Pontillo con Deborah Caroscioli

Info: 335.7518414; teatroilmascherone@gmail.com

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Le iniziative del Parco regionale della Valle del Treja

Visite guidate per grandi e piccini

Sabato 17 marzo andiamo alla scoperta di piante ed animali che popolano il Parco, partendo dal caratteristico borgo di Mazzano Romano fino ad arrivare all’affascinante paese di Calcata, arroccato su uno sperone di tufo. La visita è pensata per le famiglie con bambini dagli 8 anni; è previsto il pranzo al sacco a carico dei visitatori e si svolgerà anche la visita nel borgo di Calcata. Rientriamo a Mazzano seguendo il corso del fiume Treja.

Appuntamenti: Sabato 17 marzo, alle ore 10,30 al parcheggio di via E. Galvaligi, accanto alla farmacia – Mazzano Romano (Rm); Viaggiare in Natura di Alchimia: Giulia Ruvìdi, cell: 328 4385758

Si raccomanda di portare scarpe da trekking o con carrarmato, k-way, borraccia, abbigliamento comodo, cappello, pranzo al sacco.

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Domenica 18 Marzo 2018

Acquapendente, La stagione 2017-2018 del Teatro Boni

domenica 18 marzo 2018, ore 17,30

“Nuda e cruda” con Anna Mazzamauro

Musiche originali di Amedeo Minghi; regia Livio Galassi; Sasà Calabrese, pianoforte e chitarra; Andrea De Martino, violino; costumi Graziella Pera

“Nuda e cruda” ha ottenuto così tanti successi da potersi considerare un vero e proprio cavallo di battagli per Anna Mazzamauro, che in questo spettacolo esorta il pubblico a spogliarsi dei ricordi cattivi, degli amori sbagliati, dei tabù del sesso, a liberarsi dalla paura della vecchiaia, ad esibire la propria diversità attraverso risate purificatrici.

Uno spettacolo sagace e liberatorio, insolente e mite, audace e timido, ridanciano e impegnato che trova nei cari dislivelli emotivi l’energia teatrale e coinvolgente per magnetizzare il pubblico e condurlo all’interno dello spettacolo e all’interno di se stesso senza filtri inibitori , senza ombre protettrici.

Info: www.teatroboni.it

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Montalto di Castro, La stagione 2017/2018 del Teatro “Lea Padovani” 

Domenica 18 marzo 2018 ore 18.00 – Teatro con mamma e papà

“La bella e la bestia”, diretto e interpretato da Valentina Bonci, Isabella Carle, Mateo Di Girolamo, Marco Ferrari, Chiara Mancuso, Valerio Russo, Pierfrancesco Scannavino
scene e costumi: Clelia Catalano; musiche originali e canzoni: Claudio Corona e Valerio Russo; supervisione alla regia: Maurizio Lombardi; produzione: La Fabbrica dell’Attore – Teatro Vascello

La storia, ispirata alla fiaba originale del 1743 di Marie Leprince Beaumont, racconta l’Amore per una bellissima ragazza da parte di una creatura, trasformata da un potente incantesimo in un essere metà uomo e metà bestia.

Bella, questo è il nome della fanciulla, entrerà nel castello mettendo la sua vita in pericolo per salvare quella di suo padre, ma proprio quando penserà di aver perduto ogni speranza di salvezza incontrerà una creatura tanto brutta quanto meravigliosa, che le farà scoprire un mondo magico pieno di emozioni. Infatti, quando la Bestia vedrà la ragazza un amore immenso scoppierà nel suo cuore, amore che si trasformerà in dolore per l’impossibilità di averla.

A sua volta Bella per si innamora di lui, il padrone del palazzo: l’amore, si sa, va oltre l’aspetto esteriore, porta con sé una forza misteriosa che cambierà le sorti della storia. La loro unione sarà talmente forte da valicare qualsiasi incantesimo e scaturirà in un amore unico. La letteratura, il cinema, il teatro si sono spesso serviti di questa favola per raccontarci come la diversità tra gli esseri viventi possa essere la ricchezza e la forza della vita; se solo avessimo più coraggio scopriremmo che oltre l’apparenza c’è un mondo fantastico e pieno di sorprese….magari anche una Bestia tremenda innamorata delle sue rose. Il testo originale di Beaumont è stato reinterpretato non solo per agevolare la trasposizione scenica, ma anche perché la fiaba è stata tramandata oralmente per secoli e tutti coloro che si sono avvicinati a questa favola hanno potuto raccontarla dandole un’impronta personale. Per questa versione sono stati introdotti diversi nuovi personaggi che coloreranno con tinte gioiose e divertenti il fantastico mondo intorno alla Bella e la Bestia.

È uno spettacolo teatrale ironico, leggero, frizzante, divertente, di alto senso morale, costruito benissimo, recitato in stato di grazia da Sara Borghi, Isabella Carle, Matteo Di Girolamo, Marco Ferrari, Chiara Mancuso, Valerio Russo e Pierfrancesco Scannavino, con ottime musiche e un allestimento assai piacevole a vedersi e curato in ogni dettaglio. Da non perdere.

Info: www.teatroleapadovani.it

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Tuscania, La stagione del Teatro Il Rivellino

domenica 18 marzo 2018, ore 17,30

“Mamma mia, sei nei miei pensieri… spostati”, con Cinzia Leone

È uno spettacolo molto divertente e non un trattato di psicologia”. Così Cinzia Leone presenta il suo “Mamma sei sempre noi miei pensieri. Spostati!”. Scritto insieme a Fabio Mureddu (che ne è anche il regista) con la partecipazione di Federica Lugli, lo spettacolo racconta della “mammità” o “mamma dentro di noi”, del distacco dal cordone ombelicale, di come la mamma condiziona i nostri atteggiamenti, i nostri pensieri, e tutto il nostro essere. Viene “analizzata” comicamente l’impronta che ogni madre lascia sulla propria figlia, e che la figlia lascerà a sua volta sui propri figli.

“Ho avuto una madre – spiega l’attrice romana – che mi ha tormentato tutta la vita con le gocce per terra; lei teorizzava il lavandino asciutto, che è un controsenso assoluto. Per bere un bicchiere d’acqua dal lavandino dovevamo fare una serie di rituali per evitare che qualche goccia schizzasse fuori”. La voce dell’amore diceva “non mi gocciolate per terra, che è una cosa che non sopporto!” o “non dovete bagnare il lavandino quando bevete!” Erano pretese folli che andavano letteralmente contro la fisica.

Info: 39041725; 335.474640

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Le iniziative del Parco regionale della Valle del Treja

Visite guidate per grandi e piccini

Domenica 18 marzo, è previsto invece un lungo e impegnativo trekking di un’intera giornata che ci porterà a scoprire attraverso un interessantissimo sentiero ad anello una parte poco conosciuta e selvaggia della valle; arriveremo percorrendo la via Narcense fino al bosco della Banditaccia e poi alle rovine del Castello di Fogliano. Da lì, attraverso un sentiero ad anello, torneremo al punto di partenza.

Appuntamenti: Domenica 18 marzo: Appuntamento alle ore 9,30 in piazza Roma – Calcata vecchia (Vt); Meles Meles, Beatrice Cosentino, cell: 335 6908993

Si raccomanda di portare scarpe da trekking o con carrarmato, k-way, borraccia, abbigliamento comodo, cappello, pranzo al sacco.

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Le iniziative di Antico presente

Antico Presente vi invita a scoprire i capolavori sconosciuti della storia e dell’arte di Viterbo

Vi portiamo a conoscere alcuni luoghi di Viterbo spettacolari e spesso poco frequentati ma che vi faranno scoprire aspetti della città davvero insoliti.

La nostra visita partirà da Piazza Crispi, dove visiteremo la Chiesa di Santa Maria della Verità, custode del capolavoro assoluto di Lorenzo da Viterbo che, in pieno quattrocento, viene incaricato di affrescare la prestigiosa Cappella Mazzatosta. E in questa cappella scopriremo aneddoti davvero sensazionali.

Ad esempio, sapete che lo sposalizio della Vergine di Lorenzo da Viterbo si sbriciolò in oltre 20.000 frammenti? E come è stato possibile ricomporlo? E sapete che parti di questa cappella si trovano a Londra?

Dalla Chiesa ci sposteremo all’attiguo convento annesso, sede oggi del Museo Civico, custode di opere d’arte d’inestimabile valore, a partire dai celebri falsi di Annio, passando alle pale d’altare medievali per arrivare al Rinascimento dove incontreremo, tra i tanti, anche la Pietà di Sebastiano del Piombo realizzata in collaborazione con il grande Michelangelo.

Ma andremo alla scoperta anche della raccolta archeologica Rossi-Danielli e ammireremo uno dei 9 chiostri gotici esistenti in Italia e saliremo fino all’ultimo piano dove sono custodite le chiavi della Città e i bozzetti della Macchina di Santa Rosa a partire dal XVII secolo fino ai giorni nostri, solo per citare alcuni esempi. Un museo che offre, insomma, davvero molte curiosità poco conosciute e che aspetta solo di essere visitato.

Da qui, passeggiando per i vicoli medievali arriveremo di fronte al monumento che ha reso Viterbo celebre nel mondo, ossia Palazzo Papale. Ma non ci limiteremo a vederlo da fuori: entreremo nella sala del conclave e vi sveleremo storie e racconti della vita dei cardinali durante il famoso periodo in cui il mondo per 1006 giorni rimase senza Papa e che segno la storia dell’intera cristianità.

Sapete che uno dei Papi eletti a Viterbo non era nemmeno un prete? E sapevate che un altro fu papa per un sol giorno?

A questa e a molte altre domande risponderemo e vi sveleremo moltissime curiosità legate al Palazzo, poiché visiteremo anche la sala Gualterio, affrescata, il Duomo e la Sagrestia Gallo dove è visibile un soffitto affrescato che crea un’illusione ottica sensazionale.

Termineremo la visita al Museo Colle del Duomo dove vi presenteremo le opere più importanti tra cui una famosa tavoletta michelangiolesca, la Madonna della Carbonara e una rarissima statua romana di Cibele completamente agghindata da mammelle e testicoli di toro. E non mancheremo di passare sopra una passerella in vetro dove potremo vedere un cimitero di epoca medievale in situ, con ancora parte dello scheletro originale conservato. Sarà uomo o donna? Adulto o bambino? Ve lo spiegheremo domenica al Museo! Durata della visita 3 ore circa. A cura di Antico Presente

Appuntamento: Domenica 18 marzo 2018 alle ore 9,30 davanti alla Chiesa di Santa Maria della Verità, Piazza Crispi, 1 a Viterbo

Info e prenotazioni: Sabrina 339 5718135; info@anticopresente.it; www.anticopresente.it

 

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