| #CASTELLIDELLATUSCIA | La Rocca dei Borgia – NEPI

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Nonostante subì saccheggi e distruzioni, per poi essere abbandonata per molti secoli, la Rocca dei Borgia di Nepi appare ancora oggi fieramente maestosa agli occhi del visitatore. Gli elementi architettonici più integri sono: la torre cilindrica, parti delle mura originarie e i Bastioni Farnesiani.

Il complesso medievale si trova a ovest del centro storico di Nepi, ed è attraversata dall’antica via Amerina. Il castello ospitò personaggi di rilevo dell’epoca come Lucrezia Borgia, suo fratello detto “Il Valentino”, e i papi Alessandro VI e Paolo III. Ogni anno è teatro principale del Palio dei Borgia, rievocazione storica di grande suggestione e uno degli eventi più attesi della Tuscia.

LA STORIA E LA VISITA AL CASTELLO

La visita alla Rocca di Nepi permette di individuare alcuni ambienti e strutture che la formavano. Così possiamo osservare la corte interna, il possente mastio e le mura. Al piano terra si noteranno ciò che resta delle cucine, servizi e bagni, insieme al salone di rappresentanza. Gli alloggi dei castellani si trovavano al primo piano mentre al secondo erano sistemate le stanze degli ospiti.

Queste radicali modifiche rimasero immutate fino all’arrivo di Pier Luigi Farnese, nipote di papa Paolo III. Egli chiamò a sé Antonio da Sangallo Il Giovane e nel 1540 fece costruire quelli che oggi sono chiamati i “Bastioni Farnesiani”, ossia una serie di massicce mura che resero la Rocca ancora più inespugnabile.

La pianta del castello era di forma poligonale, con 4 torri cilindriche sui 4 angoli, un’altra sul lato sud est e una torre più piccola sul vertice nord-est, verso l’abitato. Il perimetro era collegato da un camminamento di ronda. L’ingresso principale del Castello di Nepi è ben individuabile grazie alla presenza di due imponenti archi. Il primo a sesto acuto, aperto sul fronte esterno delle mura, risalente alla seconda metà del XV secolo. Il secondo, rivolto verso l’interno, è databile presumibilmente al IV secolo a.C.

La funzione strategica e l’importanza storica di Nepi cominciò a declinare velocemente dopo la partenza del Duca Pier Luigi Farnese e la rocca borgiana seguì il destino del borgo. I fasti del Rinascimento erano ormai un ricordo e l’intero complesso architettonico rimase per molti anni in balia di scorrerie e saccheggi. Fu utilizzato per svariati scopi e depredato di tutti gli arredi. Gli anni che seguirono ridussero l’intera struttura in un rudere nonostante qualche timido tentativo di restaurarla.

Bisognerà aspettare dei secoli per rivedere la Rocca dei Borgia oggetto di restauri, grazie all’iniziativa del Marchese Francesco Sili che, nel 1962, la donò al Comune di Nepi. Un vero e proprio piano di recupero iniziò solo nel 2006 e proseguì l’anno successivo. I lavori hanno permesso di rendere fruibile al pubblico tutta la Rocca, oggi fiore all’occhiello di Nepi e rilevante sito storico – archeologico della Tuscia.

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