| WEEKEND | TUSCIA – Alcuni appuntamenti del fine settimana nei borghi viterbesi!

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Alcuni appuntamenti del fine settimana nei borghi della Tuscia viterbese.

venerdì 28, sabato 29, domenica 30 agosto 2020

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Vetralla: Le magiche follie, spettacolo di magia per bambini
Giovedì 27 agosto 2020 ore 18, Giardino di Palazzo Paolocci, via Roma, 41

Nell’ambito delle iniziative per la costituzione dell’Officina Meraviglia, con il patrocinio di Comune di Vetralla e la Pro Loco di Vetralla, con la collaborazione della Casa Editrice Davide Ghaleb

“LE MAGICHE FOLLIE” di Vittorio Marino, con la partecipazione straordinaria di Massimiliano Maiucchi e le sue filastrocche

Il protagonista è un prestigiatore, un onesto imbroglione che usa l’arte dell’inganno per regalare sorrisi e meraviglia al suo pubblico.

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A Celleno, omaggio a Fabrizio De André

Il Borgo Fantasma di Celleno, in collaborazione con la Proloco, con il Patrocinio della Regione Lazio e del Comune di Celleno, presenta nelle serate del 29 e 30 agosto 2020 uno dei più interessanti eventi dedicati alle musiche del poeta genovese Fabrizio De André, rilette in una chiave innovativa, saranno protagoniste del suggestivo scenario del Castello Orsini.

Sabato 29 agosto, ore 21.30: La voce degli ultimi
La Filarmonica di Civitavecchia, attiva ormai da molti anni nel territorio laziale con produzioni classiche e non, ha deciso di rendere omaggio al grande Faber realizzando un evento in cui verranno eseguite le sue più celebri canzoni, rivisitate e riarrangiate nello spirito della tradizione, ma con un occhio alla sperimentazione attraverso la commistione di generi: la sinergia che nasce dalla presenza in contemporanea del Coro della Filarmonica di Civitavecchia e della la band Gli Animi Salvi contribuisce a rendere questo spettacolo originale e ricercato. La voce degli ultimi vuole regalare al pubblico una esperienza di totale immersione nella poetica e nella musica di uno dei più grandi cantautori
italiani, capace di dare voce a chi spesso non ne aveva.

Domenica 30 agosto ore 21.30: La Buona Novella.
La poetica del musicista genovese è affidata ad un concerto/narrazione che ripropone integralmente una delle opere più importanti di Fabrizio De André. “La Buona Novella” le cui dieci canzoni sono veri e propri capitoli di un’unitaria narrazione poetica in musica della vita di Gesù dalla nascita fino alla morte sul Golgota. Trae ispirazione dai Vangeli apocrifi e vi si raccontano vicende che non trovano un rimando nei quattro vangeli canonici. Emblematica la risposta che diede De André quando gli chiesero perché avesse scelto di mettere in musica gli eventi della vita di Gesù: “Perché Gesù Cristo è il più grande rivoluzionario della storia!”. La narrazione, gli arrangiamenti per “formazione classica”, la voce femminile danno un volto nuovo a quest’opera senza però stravolgerla, restando fedeli alla lezione di De André e, nello stesso tempo, evitando di cadere nella sua semplice “riproduzione”.
Ingresso gratuito, è obbligatoria la prenotazione che potrà essere fatta seguendo le indicazioni della pagina Facebook de “Il Borgo Fantasma di Celleno” ® o direttamente all’indirizzo email celleno.borgofantasma@gmail.com.

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Viterbo, stagione lirica 2020

Sabato 29 agosto 2020 dalle ore 21 alle 23 sarà in scena “Tosca” in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica.con la regia di Guido Zamara e con il maestro concertatore e direttore d’Orchestra Lorenzo Castriota Skanderbeg.

L’evento si svolgerà presso Piazza San Lorenzo a Viterbo ed è organizzato da Teatro dell’Unione, Comune di Viterbo e ATCL Lazio

Personaggi e interpreti: Floria Tosca: Gabrielle Mouhlen; Mario Caparadossi: Davide Ryu; Barone Scarpia: Ho Joun Lee; Angelotti: Stefano Rinaldi Miliani; Sacrestano: Valerio Garzo; Spoletta: Silvano Paolillo; Sciarrone e Carceriere: Marco Cetra; Maestro del coro lirico: Sergio Briziarelli; Maestro del coro voci bianche: Franco Radicchia; Maestro concertatore e Direttore di orchestra: Lorenzo Castriota Skanderbeg;
Regia: Guido Zamara; Orchestra sinfonica città di Grosseto – Coro lirico dell’Umbria – Coro di voci bianche del conservatorio di musica F. Morlacchi

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Bomarzo, Sagra del fungo porcino
Campo verde dei Valori, via Madonna del Piano

venerdì 28, sabato 29, domenica 30 agosto

Il menu: Antipasto misto; fettuccine ai porcini; fettuccine al pomodoro; arista di maiale ai porcini; salsicce alla brace; fungo porcin fritto; fungo porcino arrosto con patate; insalata mista, patatine fritte

Apertura stand gastronomici dalle ore 19.30. Info: 3394199522/3662251806

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Chia (Soriano nel Cimino), Gli eventi dello Spazio Kur
via Ripetta 12

giovedì 27 agosto, ore 21,30: pizza e supplì fino alle 21

“Incendies” di denis villeneuve

Ad un anno da Polytechnique, il canadese Denis Villeneuve torna a intrecciare la storia individuale a quella collettiva, traendo ispirazione dall’omonima pièce di Wajdi Mouawad. Alla morte della madre, i gemelli Marwan ricevono un insolito testamento e due lettere da consegnare ai destinatari. Una per il padre che credevano morto, l’altra per un fratello che non hanno mai conosciuto. Dal Canada in cui è vissuta fin da bambina, Jeanne parte subito per il Medio Oriente delle sue origini – diretta ad un paese non meglio precisato – alla ricerca di quei segreti seppelliti per anni. Prima da sola, poi insieme al fratello Simon, la ragazza percorrerà a ritroso le tappe di una vicenda che ha dell’incredibile, in cui la figura della madre assume i contorni mitici di una donna coraggiosa e fuori dagli schemi. Una donna vittima e, al tempo stesso, carnefice del conflitto arabo-israeliano: giornalista prima, attivista poi e infine prigioniera politica per quindici anni. In un doloroso pellegrinaggio – costellato di luoghi e volti eredi delle atrocità della guerra – i due gemelli porteranno a galla un passato di violenza e di vendetta, che si ripercuoterà, inevitabilmente, sulle loro esistenze. Un passato che li costringerà a fare i conti con un odio genetico, trovando sollievo solo nel perdono.
Come pezzi di un puzzle, gli eventi si intersecano in un montaggio parallelo incalzante. Dove i sentimenti contrastanti dei personaggi si riflettono nelle immagini, alternando momenti crudi ed impietosi ad altri delicati e consolatori. E a fare da raccordo tra le inquadrature, gli sguardi dei protagonisti – che spiegano e risolvono – e quelli della macchina da presa, che indaga e spia, soprattutto quando nega allo spettatore. Fino all’epilogo catartico: in cui la memoria diviene ricostruzione di senso e l’accettazione di un dolore atavico, una rinascita.

Info: Associazione culturale kur, via ripetta, 18 – Chia; prenotazione gradita al 3880458448

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Teatrinsieme 2020 a Farnese

Il Teatro Null, presenta, per la rassegna Teatrinsieme, sabato 29 agosto alle ore 21,30, nella cornice dell’anfiteatro di Farnese lo spettacolo “Le voci della torre”, un originale viaggio nell’universo shakespeariano scritto e diretto da Gianni Abbate.

In un’atmosfera quasi irreale, si verrà accolti da due bizzarri sicari, interpretati da Ennio Cuccuini e Ugo Luly, che accompagneranno il pubblico a sedere.

Poi sarà la volta di un insolito Prospero-sciamano, preso a prestito da La tempesta e interpretato da Gianni Abbate, che dopo aver identificato alcuni spettatori come personaggi shakespeariani, con un rito propiziatorio, darà inizio alla serata ricca di sorprese. Ma ecco fare letteralmente irruzione sulla scena madama Meg Page, direttamente da “Le allegre comari di Windsor”, una donna dal piglio energico, che sembra addirittura una femminista ante litteram, interpretata da Alessandra Cappuccini, ci racconterà l’esilarante storia di Falstaff e di come sia stato preso in giro.

Poi Abbate-Prospero si trasformerà in un re Lear-clochard, che per sopravvivere in un mondo feroce e disumano, è andato a scuola dal suo giullare, imparando la leggerezza e l’arte del ridere, oltre al gusto del gioco. Re Lear catalizzerà l’attenzione del pubblico con il gioco delle tre carte, raccontando poi le sue vicissitudini personali, mentre i due sicari faranno sorridere amaramente di un mondo spietato dominato solo dalla sete di sangue e di potere.

Ecco arrivare, inaspettatamente, Ofelia da “Amleto”, interpretata sempre da Alessandra Cappuccini, che con innocente candore si aggira stralunata offrendo fiori ed erbette al pubblico, improvvisando una canzoncina sulla morte del padre, ma verrà portata via dai sicari. Verso la fine Re Lear-clochard, dopo aver invitato il pubblico a ritrovare il gusto del gioco, darà prova di grande interpretazione drammatica, in un mondo dove il tragico e? stato sostituito dal grottesco. Tutto ruoterà intorno alla figura di questo re Lear, ed è con lui che viene rappresentata la beffarda e farsesca moralità sul destino umano. L’invito è quello di fare tutti una scuola buffonesca per poter sopravvivere in questo mondo, perché fin quando possiamo continuare a dire questo è il peggio, vuol dire che il peggio dovrà ancora venire, e ancora e ancora.

Uno spettacolo con inaspettati colpi di scena, divertente e coinvolgente, ma che fa anche riflettere.

Ingresso gratuito, info al 3471103270 – www.iportidellateverina.it.

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Kohlhaas, con Marco Baliani
Lunedì 31 agosto 2020, ore 21.00, piazza san Lorenzo, Viterbo

di Marco Baliani e Remo Rostagno, dal racconto “Michele Kohlhaas” di H. von Kleist, regia Maria Maglietta
La storia di Kohlhaas è un fatto di cronaca realmente accaduto nella Germania del 1500, scritto da Heinrich von Kleist in pagine memorabili.Nel mio racconto orale è come se avessi aggiunto allo scheletro osseo riconoscibile della struttura del racconto di Kleist, nervi muscoli e pelle che provengono non più dall’autore originario ma dalla mia esperienza, teatrale e narrativa, dal mio mondo di visioni e di poetica. Kohlhaas è la storia di un sopruso che, non risolto attraverso le vie del diritto, genera una spirale di violenze sempre più incontrollabili, ma sempre in nome di un ideale di giustizia naturale e terrena, fino a che il conflitto generatore dell’intera vicenda, cos’è la giustizia e fino a che punto in nome della giustizia si può diventare giustizieri, non si risolve tragicamente lasciando intorno alla figura del protagonista una ambigua aura di possibile eroe del suo tempo.

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