| WEEKEND | TUSCIA – Alcuni appuntamenti del fine settimana nei borghi viterbesi!

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Alcuni appuntamenti nei borghi della Tuscia nei giorni di venerdì 10, sabato 11, domenica 12 gennaio 2020.

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Viterbo, La stagione del Teatro dell’Unione
Piazza Verdi

sabato 11 gennaio 2020, ore 21

Maria Paiato in “Madre Courage e i suoi figli” di Bertolt Brecht; drammaturgia musicale e regia Paolo Coletta

Brecht scrisse il testo quando era già in esilio nel 1938 alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. Un’opera di contraddizioni e antinomie, a partire dalla principale: Madre Courage si sforza di proteggere i suoi figli dalla guerra, grazie alla quale lei stessa vive e guadagna, ma li perde inesorabilmente uno dopo l’altro.

La donna e il suo carro sono immediatamente emblematici di questa distorsione esclusivamente umana, dove la paura della morte si sconfigge entrando in una economia di morte. Ogni volta che uno dei suoi figli viene a mancare, Madre Courage è sempre occupata nei suoi affari e nei suoi commerci. L’identità femminile in Courage si scardina dai modelli, dal dover corrispondere ad aspettative già date, dall’obbligo di una responsabilità materna infinita ed “eterna”, aprendosi alla possibilità di una figura forse sgradevole, forse sospesa sulla soglia tra bene e male, e, in questo senso, forse incompiuta.

Nel testo c’è un valore quasi profetico: Brecht, nutrito anche dai ricordi della Grande Guerra, compone un’opera definitiva sulle guerre di tutti i tempi, rimandandoci all’idea dell’apocalisse: Courage si muove in un mondo che già non c’è più; eppure i riti sociali (il conflitto, il potere, il commercio) rimangono e si rinnovano.

In un tempo distopico, dove l’essere umano è capace di abituarsi addirittura alla sua stessa fine, Madre Courage è sopravvissuta fra i sopravvissuti.

Recuperando ed elaborando i materiali riguardanti la composita partitura di “Madre Courage e i suoi figli” a partire dall’edizione del 1941, comprese le fonti che hanno ispirato i temi principali e le nove canzoni previste dal testo, Paolo Coletta dirige Maria Paiato in una nuova versione del capolavoro brechtiano dalle forti componenti musicali, dove parola, corpo e musica si fondono per ritrarre un’umanità che somiglia così tanto al nostro presente.

Info: www.teatrounioneviterbo.it; 388.9506826

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Viterbo, La stagione concertistica dell’Università della Tuscia
Auditorium di Santa Maria in Gradi (ingresso via Sabotino, ampio parcheggio)

sabato 11 gennaio 2020, ore 17

“Protagonisti – del concerto, spiega il direttore artistico Franco Carlo Ricci – saranno il giovane e valente flautista Matteo Bonaccorso, vincitore di significativi concorsi, e la pianista Anna Lisa Bellini, affermata e di vasta esperienza, pluripremiata e molto attiva nel concertismo in Italia e all’estero.

Il programma proposto prevede composizioni di grandi musicisti dell’Otto-Novecento quali Gabriel Fauré (Fantasia Op. 79 per flauto e pianoforte); Carl Reinecke ( Sonata “Undine” Op. 167 per flauto e pianoforte); Claude Debussy ( Syrinx per flauto; Clair de lune per pianoforte; Prélude à l’après-midi d’un faune per flauto e pianoforte); Francis Poulenc ( Sonata per flauto e pianoforte).

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Viterbo, Luminaria: il cielo è di tutti

Fino al 12 Gennaio 2020

Un progetto promosso da Cantieri d’Arte / Associazione Culturale Percorsi, In collaborazione con Algoritmo Festival. Con il contributo dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Viterbo e con la partecipazione dei residenti e dei commercianti di Via Marconi e del quartiere di San Faustino

Artisti: Pasquale Altieri, Tommaso Cascella, Massimo De Giovanni, Maddalena Mauri, Federico Paris, Alfredo Pirri, Chiara Tommasi

Installazioni temporanee e performance di Eva Gerd e Filippo Riniolo

a cura di Marco Trulli, in collaborazione con Serena Achilli

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Bagnoregio, Mostra di Achille Perilli

Lo spazio espositivo di Palazzo Petrangeli (via Roma 28), ospita più grande artista del Novecento vivente: Achille Perilli.

Curata da Davide Sarchioni, con il prezioso contributo di Nadja Perilli, ‘Achille Perilli Beyond’ nasce dalla collaborazione tra Comune di Bagnoregio, Casa Civita, Vetrya, Fondazione Luca e Katia Tomassimi, Terra Media Lady Art. “Fino al 29 febbraio questa mostra punta ad accendere i riflettori sul centro storico di Bagnoregio, su cui stiamo attivando un lavoro di narrazione e promozione – afferma il sindaco di Bagnoregio Luca Profili -. Si apre una fase importante che punta a rilanciare tutto il territorio e l’arte insieme alla cultura devono giocare un ruolo centrale”.

La mostra è aperta tutti i giorni, compresi festivi, dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 17.

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Capranica, La stagione del Teatro Francigena
Largo Ripoll

Il teatro comico di Caffeina presenta:

Sabato 11 gennaio 2020

“PopArt”: scritto e diretto da Maurizio Francabandiera, con i FuoriSync: Alessandro Campaiola, Federico Campaiola, Alessio Nisolino e Maurizio Francabandiera.

“PopArt” è un susseguirsi caleidoscopico di gag dove i “FuoriSync” si cimenteranno nella reinterpretazione di famose scene di film e pezzi cult della televisione che tutti ricordiamo, tutto legato da monologhi innovativi ed esilaranti. Uno show che affida ai 90 minuti di durata comicità fulminante, memoria, improvvisazione, suggestione dei ricordi, suoni e immagini facilmente riconducibili nella memoria ma stravolti e reinterpretati.

Info: teatrofrancigena@gmail.com

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Caprarola, La stagione del Teatro “Don Paolo Stefani”
Via Giuseppe Cristofari

venerdì 10 gennaio 2020, ore 21

Concerto dei “Costa Volpara”

ingresso gratuito

Info: 0761.1840202

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Carbognano, La stagione 2019/2020 del Teatro Bianconi
Via Fontanavecchia

domenica 12 gennaio 2019 alle ore 16.30

“Genitori in affitto”, di Fabrizio Nardi, Nico Di Renzo (in arte Pablo & Pedro), I pezzi
di nerd e Nazzareno Mattei

Con: Mirko Cannella, Lorenza Giacometti, Nicolò Innocenzi, Michele Iovane e Jey Libertino; Regia: Fabrizio Nardi

Info: Mob. 340 1045098 (24h); www.teatrobianconi.it.; Il Teatro Bianconi è anche su Facebook

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Fabrica di Roma, Musica Danza e Opera
Teatro PalArte, via XXV Aprile

domenica 12 gennaio 2020, ore 17,30

“Se solo”, ideato, coreografato e auto prodotto dalla giovane danzatrice Maria Monti che racconta la sua vita ballando.

Spettacolo autobiografico che vuole raccontare i pensieri e la visione della vita della coreografa. Una riflessione molta profonda che si sviluppa sulla scena con diverse situazioni raccontate ballando.

Info: 0761.569001; 320.7983999

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Montalto di Castro, La stagione del Teatro “Lea Padovani”
Via Aurelia Tarquinia 58

Sabato 11 gennaio 2020, ore 21

“Hotel Supramonte “: Omaggio A Fabrizio De Andrè

Luca Cionco (voce)
Edoardo Fabbretti (batteria, percussioni)
Glauco Fantini (basso, cori)
Massi Collaterale Pioppi (pianoforte, tastiera, cori)
Antonello Pacioni (chitarra, bouzouki, mandolino)
Serena Di Meo (violino, cori)
Fisandro Famiani (fisarmonica)

Info: Hotel Supramonte

Info: www.teatroleapadovani.it; 0766.870115

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Sutri, Dialoghi a Sutri

L’eterna arte dei maestri torna al Palazzo Doebbing di Sutri. Dopo aver incantato gli occhi di 11mila visitatori in pochi mesi, nella prima stagione di mostre, con opere di Pellizza da Volpedo, che con il suo Idillio Verde ha ispirato la nascita del museo di Palazzo Doebbing, Artemisia Gentileschi, Wilhelm Von Gloeden e con i capolavori di arte sacra della Tuscia, ha preso il via la nuova stagione espositiva del museo con la grande apertura delle mostre, “Dialoghi a Sutri”, e del Museo di Arte antica e di Arte sacra di Sutri, che ospiterà capolavori della Tuscia, provenienti dagli edifici della Diocesi di Civita Castellana, e i tesori dell’antica Sutri, con l’Efebo, a testimonianza della millenaria identità sutrina, capace, oggi, di ergersi a capitale italiana dell’arte.

Sutri, giunta al centro delle cronache nazionali grazie alla visione di un nuovo Rinascimento del Sindaco Vittorio Sgarbi, torna a brillare con le opere di 11 grandi maestri dell’arte: Tiziano, Scipione Pulzone, Henri Rousseau, Antonio Ligabue, Fausto Pirandello, Ottone Rosai, Francis Bacon, Renato Guttuso, Ernesto Lamagna, Luca Crocicchi e Carlos Solito.

La rassegna è aperta fino al 12 gennaio 2020.

Orari di apertura:
Lunedì chiuso; Martedì 10.00 – 13.00 / 15.30 – 18.30; Mercoledì 10.00 – 13.00 / 15.30 – 18.30; Giovedì 10.00 – 13.00 / 15.30 – 18.30; Venerdì 10.00 – 13.00 / 15.30 – 18.30; Sabato 10.00 – 13.00 / 15.30 – 18.30; Domenica 10.00 – 13.00 / 15.30 – 18.30

Info: https://museopalazzodoebbing.it

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Tarquinia, La stagione 2020 del Teatro “Rossella Falk”
Piazza Cavour 16

domenica 12 gennaio 2020, ore 18,30

“Coppia aperta, quasi spalancata” di Dario Fo e Franca Rame; regia di Carlo Emilio Lerici

Con Antonio Salines, Francesca Bianco

Torna in scena uno dei testi più famosi e dissacranti di Dario Fo e Franca Rame. “Coppia aperta, quasi spalancata”, scritto nel 1983, è la storia grottesca di due coniugi alle prese con un matrimonio che sta andando allo sfascio e che decidono di sperimentare la formula della “coppia aperta” per risolvere i problemi della loro relazione. Ma la “coppia aperta” in realtà è un’invenzione del marito per giustificare le sue infedeltà di immaturo, vanaglorioso Don Giovanni, (con comico strazio della moglie ridotta a maldestri tentativi di suicidio).

Infatti, fino a che di questa libertà ne fruisce il maschio va tutto bene, ma cosa succede quando anche la donna, superate le iniziali ritrosie, decide di prendersi la sua parte di libertà trovandosi un altro, bello, intelligente, docente universitario, ricercatore nucleare, innamorato di lei? I ruoli si invertono: il marito strilla, va in crisi, vuole la mamma e minaccia il suicidio, salvo poi ringalluzzire precipitosamente non appena la moglie, impietosita, confessa di avere inscenato una situazione del tutto inventata. Naturalmente, a quel punto, non potrà mancare il classico colpo di scena…

La commedia, un’ora e dieci di puro divertimento, è una sorta di vaudeville sulla liberalizzazione della vita coniugale degno del miglior Feydeau, al quale l’ironia surreale di Fo sembra ispirarsi.

Info: 0766.849282; 0766.849284;

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Le iniziative di Antico Presente

Domenica 12 gennaio 2020, ore 9.30

Sacerdotessa, leoni, obelischi e la via delle iscrizioni delle necropoli rupestri

Il Parco Regionale Marturanum conserva al suo interno la necropoli più sontuosa esistente in Italia.

Monumentali tombe etrusche si stagliano incastonate in un ambito naturalistico di soave bellezza. Tumuli e tombe a camera, mantengono intatto lo splendore del loro interno: intagliate nella roccia come camere realistiche, riproducono l’ultima casa di chi lì fu sepolto millenni addietro.

Un’escursione alla scoperta un itinerario che rappresenta appieno il territorio. Il percorso naturalistico è infatti ricco di reperti archeologici che si fondono nella natura incontaminata del Parco Regionale Marturanum. Ammireremo l’ampio panorama sulla forra per poi discendere a visitare le necropoli rupestri e la Tomba del Guardiano che ancora oggi, dopo millenni, sorveglia la necropoli.

Camminando su un suggestivo tratto a ridosso della parete tufacea arriviamo alla tomba Tanzinas, una delle poche che presenta una iscrizione che ci permette di ricostruire parte della storia della famiglia alla quale era appartenuta

Proseguiamo la nostra visita nel piccolo Borgo di Barbarano Romano e nel suo museo che raccoglie gli oggetti e i reperti trovati nelle sepolture che, come simbolo del defunto, hanno attraversato i secoli portando con sé la memoria di quelle genti.

Il piccolo borgo, costruito su un’altura vulcanica, è stato probabilmente sede in età preistorica di un villaggio dell’età del Bronzo ma, le notizie di un insediamento si hanno solo con il Medioevo quando i longobardi vi si stabilirono. Al primo nucleo risalente al X secolo si aggiungono vari edifici dal XII al XVII secolo.
Le case, affacciate sull’oblio e costruite con lo stesso materiale della rupe, descrivono, con tetti, torri e campanili, il profilo di questo borgo, sospeso sulla forra che lo circonda, tra realtà e fantasia.

Cammineremo nelle vie del piccolo centro, cinto da mura, con torri e porte di accesso al paese, che racchiude importanti edifici e scorci di notevole bellezza. Da un piccolo vicolo entriamo nel Museo Archeologico e scopriamo i reperti provenienti dalle necropoli rupestri etrusche del territorio circostante: sarcofagi in nenfro, urne cinerarie, terrecotte votive, vasi in bronzo e vasi falisci, ceramiche attiche a figure rosse e vasi greci a figure nere, un leone in peperino e un cippo a forma di obelisco del VI secolo a.C.

Scopriamo anche una collezione di riproduzioni di parti anatomiche usate come ex voto e un obelisco funerario in tufo alto oltre tre metri, ed alcuni sarcofagi in tufo con la rappresentazione scolpita del defunto.

Tra questi, è noto quello detto della “sacerdotessa” perché vi è raffigurata una figura femminile con rappresentazione particolareggiata dell’abito e dell’acconciatura dei capelli e che tiene in mano uno strumento ad uso religioso, da qui il nome del sarcofago.

Altra particolarità dell’opera è che, accucciato al lato della sacerdotessa, è raffigurato un animale (un cane o, per altri, un cerbiatto) che mangia da una pater a(ciotola).

Guida: Sabrina Moscatelli, Guida Turistica Abilitata e Guida Ambientale Escursionistica iscritta nel registro nazionale A.I.G.A.E. (tesserino Numero LA339).

Dati tecnici: Il percorso a piedi ha una lunghezza di circa 3 km con un dislivello di 100 metri. Durata 3 ore comprese le e la visita del borgo e del Museo.

Appuntamento: ore 9.30 a Barbarano Romano, di fronte alla porta del paese. Da qui spostamento in macchina (2 km) sul luogo della passeggiata.

Equipaggiamento: Abbigliamento sportivo, scarponcini da trekking, acqua.

Info e prenotazioni: Sabrina 339 5718135; info@anticopresente.it; www.anticopresente.

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