| #DINTORNIDELLATUSCIA | Le gole del Nera – NARNI

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Le Gole del Nera, dove la natura, la cultura e la storia si incontrano da oltre duemila anni in un’atmosfera unica, sono una degna prosecuzione della Valnerina dopo l’attraversamento della Conca Ternana del fiume Nera.

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Si tratta di una porzione di territorio interessante sia per il valore paesaggistico, sia per quello naturalistico e storico. Suggestivo il percorso sentieristico che si snoda lungo la ex Ferrovia, che costeggia il fiume Nera, snodandosi per circa 5 chilometri lungo la vecchia tratta ferroviaria dismessa.

È un itinerario adatto a tutti: amanti del trekking, del running, della mountain bike e dei tragitti a cavallo, oltre che agli appassionati di canoa, che potranno ridiscendere il Nera grazie anche ai porticcioli artificiali realizzati lungo il fiume dalla zona di Funara, fino alle Mole nel territorio di Nera Montoro.

All’estremità meridionale delle Gole ci sono resti dell’Antico e strategico porto romano e del cantiere navale, che testimoniano l’antica navigabilità dei Tevere e del Nera; in alto, invece, sulla montagna di S. Croce, si scorgono le grotte, un tempo abitate da eremiti, e l’abbazia di S. Cassiano e, sotto, i resti dell’imponente Ponte d’Augusto (27 a.C.).

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Sull’altro versante, adagiata su uno sperone del Monte Maggiore, si erge la “Superba Narnia”, sigillo e simbolo dell’atmosfera storico-medievale che pervade l’intera valle.

A livello faunistico, l’area (che si trova a monte dell’oasi ecologica del Lago di S.Liberato) è particolarmente interessante soprattutto dal punto di vista ornitologico: le aspre pareti rocciose ospitano una vitale popolazione di Passero solitario, residente anche sulle torri narnesi, e offrono rifugio ad alcune specie di rapaci notturni e diurni.

I boschi di Leccio e Ornello, in molti punti quasi impenetrabili, danno ospitalità ad un lungo elenco di specie migratrici: dai Colombacci, che a volte vi si fermano a nidificare, ai Tordi, ai Merli, alle Ghiandaie, e alla moltitudine di altri Passeriformi, che in autunno e in primavera sorvolano la nostra penisola nei loro lunghi voli migratori.

COSA VEDERE ALLE GOLE DEL NERA

La costruzione della pista ciclo-pedonale e il recupero delle strutture originali, come gallerie e ponti, ha valorizzato un sito abbandonato da anni. Senza contare che l’utilizzo di un fondo bianco e le staccionate in legno non trattato, permettono all’opera di integrarsi perfettamente con il paesaggio.

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Le Gole del Nera sono particolarmente adatte ai bambini perché sono:

  • lontane dal traffico automobilistico
  • perlopiù pianeggianti e quindi facilmente accessibili sia a passeggini che a carrozzine per disabili.

Il tratto è soleggiato ma la conformazione delle Gole consente, in base all’orario della giornata, di approfittare di zone d’ombra. 

LA GALLERIA E IL PONTE DI AUGUSTO

Partendo dal punto più a nord, in prossimità di Narni Scalo, ci si imbatte immediatamente nei resti del Ponte di Augusto, l’imponente costruzione dedicata all’Imperatore romano che risale al I secolo a.C..

Si prosegue nella galleria illuminata (e fornita di fotosensori) mentre in alto a destra, sulla montagna di Santa Croce, fa capolino l’Abbazia benedettina di San Cassiano. In questa zona sono presenti anche le grotte che in passato erano utilizzate dagli eremiti come rifugio.

Il tragitto costeggia diverse fonti naturali come la Sorgente di Santa Rosa, dell’Acqua del Fico, della Carestia e infine di Lecinetto. Tutte segnalate da appositi cartelli.

STIFONE, IL PAESE DELLE SORGENTI

Dopo qualche chilometro si raggiunge Stifone, un piccolo paesino che oggi conta circa 40 abitanti. Dal percorso principale si scende attraverso un sentiero (al momento piuttosto impervio per passeggini o carrozzine) fino al ponte che collega le gole al paese.

Il piccolo borgo, le cascate naturali, l’antico porto romano e le acque turchesi ricche di sali di rame, rendono questo tratto uno dei più suggestivi delle Gole del Nera.

IL BACINO DELLE MOLE

Il percorso termina e attraversata la statale, si giunge con una breve passeggiata alle Mole, ai piedi di Nera Montoro. Dalle terrazze in legno si possono ammirare le cristalline – e freddissime – acque del fiume. La temperatura che non supera mai i 15°C è dovuta alla presenza di diverse sorgenti.

Durante la bella stagione questo bacino è molto frequentato, gli abitanti della zona (e non solo) si recano qui per trovare ristoro e sollievo dalla calura estiva. Doveroso però ricordare che questa zona è soggetta a inondazioni e quindi non è balneabile. A poca distanza infatti c’è una centrale idroelettrica e il livello dell’acqua, benché segnalato dal suono delle sirene, potrebbe innalzarsi improvvisamente

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