| dal 16 al 23 LUGLIO 2016 | CIVITA CASTELLANA – Civitafestival: in viaggio tra classico e avanguardia!

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Tra tradizione e innovazione, anche questo anno trai vicoli storici di Civita Castellana, torna il Civitafestival. Ormai alla sua XXVIII edizione, il festival, strettamente legato al territorio della leggendaria Falerii Veteres, conferma la propria vocazione al pluralismo culturale e artistico. 

Dal 16 al 23 luglio prossimi, la manifestazione incarnerà le istanze sociali e le tendenze artistico-culturali attuali, con un programma di 8 giornate che vedranno alternarsi sui vari palcoscenici  cittadini, produzioni teatrali in prima nazionale e proposte musicali di livello, dalla classica all’elettronica: forme creative delle diverse discipline artistiche, che tra tradizione e contemporaneità, per il 28esimo anno consecutivo, porteranno l’arte tra le vie del centro viterbese.

Una settimana interamente dedicata all’arte e alla cultura; musica, teatro, letteratura e arti visive in una programmazione ricca di ospiti d’eccellenza: Claudio “Greg” Gregori e la sua Greg swinging affair (sabato 16 luglio), Ivan Macera e Debora Longini con il progetto Entropia, tra acustica ed elettronica (lunedì 18 luglio), la Banda Musicale della Marina Militare (domenica 17 luglio) e il Quintetto Metamorfosi Musicali, con i testi e la voce di Giovanni Fontana (martedì 19 luglio); da Euripide per arrivare a Shakespeare, con il grande attore e regista Glauco Mauri, accompagnato da Roberto Sturno (venerdì 22 luglio), fino alle attività per i più piccoli (giovedì 21 luglio), passando per il vincitore del Premio Strega 2016, Edoardo Albinati (sabato 23 luglio).

Un programma fitto e articolato che – come ha dichiarato il Direttore Artistico Fabio Galadini – “si rende interprete della nostra epoca nella consapevolezza e nella speranza che il consumo dell’arte debba e possa fare la sua parte: sollecitare la fantasia facendo crescere il giudizio critico attraverso il consumo dell’arte e della bellezza”.

Particolarmente significative per l’edizione 2016 la presenza giovanile e quella di formazioni e artisti locali. In quest’ottica, la programmazione ha rivolto il proprio sguardo ai giovani talenti dell’Università di Roma “La Sapienza” interpreti dell’Ippolito di Euripide, e ha proposto uno spazio dedicato esclusivamente all’arte visiva, affidato in questa occasione all’artistica civitonica Chiara Valeri.

Un festival per Civita Castellana e per i suoi abitanti, dunque, ma non solo: tantissimi appuntamenti ad ingresso gratuito aperti a tutti coloro che, oltre a fruire della proposta culturale del festival, vogliano attraverso questo scoprire l’immenso patrimonio storico e artistico del territorio.

 

Per info: www.civitafestival.it 


 Ufficio Stampa HF4www.hf4.it
Marta Volterra marta.volterra@hf4.it 340.96.900.12
Marika Polidori marika.polidori@hf4.it 339.14.30.275

Elena Balestri  elena.balestri@hf4.it 392.30.94.345

 

 CIVITAFESTIVAL 2016 – Il programma

 

Sabato 16 luglio 2016 Chiesa Art- ceram ore 11,00 

Malsani arabeschi  – Inaugurazione  mostra delle opere di Chiara Valeri

 

 

Sabato 16 luglio 2016 ore 21,30 Piazza Duomo

Greg  swinging affair

with Massimo Pirone’s big fat band

Claudio “Greg” Gregori

And

Massimo Pirone   trombone e leader

Massimo Patella,Flavio Patella, Paolo Federici  trombe

Palmiro Del Brocco,Gianni Bannetta,Gianni Testa, Loredana Marcone  tromboni

Gabriele Colarossi, Massimiliano Raffa, Stefano Angeloni,

Paolo Viel, Adriano Piava, Pino, Flavio Bonanno  sassofoni

Giuseppe Mastrovita chitarra

Dario Pimpolari  basso

Davide Diana batteria

La prima volta in cui Greg salì sul palco a cantare e suonare fu nel 1978. Da allora la sua passione non è venuta meno anzi, è cresciuta a dismisura. Infatti non è raro incontrarlo nei club italiani con le sue band. E sebbene la sua matrice sia il Rock’n’Roll degli anni ’50, il fascino del coroner che gigioneggia lo conquista appieno. Come avrebbe potuto reagire, quindi, alla proposta del Maestro Pirone di far parte dell sua Orchestra? Indossando il tuxedo e andando a cantare una manciata di standard swing, con un bicchiere di scotch tra le dita e qualche battuta ad  hoc, pensando a Las Vegas ma ben felice di essere al Civitafestival.

 

 

Domenica 17 luglio 2016 Piazza Duomo ore 21,30

Grande concerto della BANDA DELLA MARINA MILITARE

Direttore C.F. Antonio Barbagallo

  • Michele Novaro – Goffredo Mameli, Il Canto degli Italiani – Inno Nazionale

Valentin Bender, Marcia del 1° Reggimento delle Guide Belghe

Giovanni Paisiello, Il Barbiere di Siviglia – Ouverture

Jacob de Haan, Festa Paesana

Andrew Lloyd Webber, Jesus Christ Superstar – selezione

Jack Nitzsche/Buffy Sainte-Marie, An officer and a Gentleman  – Up where we belong

Vince Dicola, War – dal film Rocky 4

Astor Piazzolla, Libertango

Autori Vari, Queen in concert

Tommaso Mario, La Ritirata  

La Banda Musicale della MARINA MILITARE trae le proprie origini dai piccoli complessi strumentali che, nelle marine Pre-Unitarie, erano normalmente imbarcati sulle Navi Ammiraglie.

Nel 1861, con l’unione delle Marine del Regno Sardo-Piemontese e del Regno delle Due Sicilie, nasceva la Regia Marina Italiana e con essa il primo complesso bandistico. Si trattava di un piccolo organico imbarcato sulla Nave Ammiraglia e costituito da esecutori provenienti in prevalenza dalle file della Marina Borbonica, compreso il primo Direttore.La costituzione ufficiale del Corpo Musicale della Marina, uno dei più antichi complessi bandistici militari italiani, avvenne il 01 gennaio 1879 con l’istituzione del “Ruolo Musicanti della Regia Marina” e con la conseguente creazione di una nuova struttura stabile presso l’Alto Comando della città di La Spezia.  Dal 1965 al 1991 è stata alle dipendenze del Dipartimento Marittimo di Taranto e successivamente  trasferita a Roma, dove attualmente risiede. La struttura organica musicale della Banda si compone di un Maestro Direttore, un Maestro Vicedirettore, 102 Orchestrali e un Archivista, tutti in servizio permanente effettivo, provenienti dai più famosi Conservatori di Musica. La Banda Musicale della Marina Militare è chiamata a svolgere la sua attività istituzionale sia in Italia che all’estero. Il suo repertorio abbraccia, sin dalle origini, ogni genere: dalla musica originale per banda al classico, dal lirico al sinfonico, dal leggero al jazz e dal pop al rock. Nel 2004 il Centro Internazionale per la Pace fra i Popoli di Assisi, in relazione alla peculiare capacità di saper rappresentare, attraverso la musica, un’immagine della Marina Militare sempre maggiormente impegnata, a livello nazionale ed internazionale, negli ambiti del sociale e degli aiuti umanitari, ha insignito la Banda Musicale M.M. con il prestigioso titolo del “Cavalierato di Pace”,

Degli innumerevoli successi, tra i più recenti, vale la pena annoverare:

  • nel 2011 in Svezia con le attività legate al Military Tattoo di Ystad;
  • nel 2010 in Spagna con i concerti nella città di Madrid;
  • nel 2001 e nel 2009 a Mons in Belgio presso il Comando Supremo della Nato;
  • nel 2003 e nel 2006 a New York in occasione dei festeggiamenti del Columbus Day;
  • nel 2002 ad Auckland (Nuova Zelanda) in occasione della Coppa America di vela “Louis Vuitton Cup”;
  • nel 2002 la tournée in Egitto negli importanti centri di El Alamein ed Alessandria;

ed ancora Kiel ed Amburgo in Germania, Vienna e St.Poelten in Austria.

Tra gli importanti palcoscenici nazionali spiccano: il Teatro La Scala, l’Auditorium ed il Teatro dal Verme in Milano;  l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia – Auditorium Parco della Musica, il Teatro dell’Opera, l’Auditorium della Conciliazione e la Sala Accademica del Conservatorio Santa Cecilia in  Roma; il Teatro San Carlo in Napoli; il Teatro Regio e l’Auditorium Paganini in Parma; il Teatro Carlo Felice in Genova; il Teatro Verdi in Trieste; il Teatro Petruzzelli in Bari; il Teatro Bellini in Catania; il Teatro La Fenice in Venezia. La Banda Musicale della Marina Militare ha inoltre al suo attivo la presenza a trasmissioni radio – televisive ed una produzione di materiale video e discografico che comprende i DVD  dei concerti tenuti nel 2005 e nel 2010 per il “Festival Internazionale delle Bande Militari” di Modena, il DVD relativo al “Ystad International Military Tattoo 2011” (Svezia), il CD “L’ INNO della Marina Mercantile Italiana” a cura dell’ Italian Shipping Academy e i CD “MOZART” e “BANDA ALL’OPERA” editi dalle Edizioni Eufonia.

Con la stessa casa editoriale, sono in corso d’opera altri progetti discografici. Si ricorda infine l’attiva partecipazione alla realizzazione del CD/DVD dal titolo “The Man with the Mac” per aiutare i bambini di Haiti dopo il tragico terremoto del  2010. La Banda Musicale della Marina Militare in passato è stata guidata dai Maestri Tommaso MARIO, Sebastiano MATACENA, Pietro Carlo AGHEMO, Vittorio MANENTE, Egidio FAZIO (f. f.), Luigi FRANCO, Massimo  MARTINELLI, Roberto GRANATA (f. f.), attualmente è comandata dal Capitano di Fregata Santo Pagano Giorgianni ed è diretta dal Capitano di Fregata Maestro Antonio Barbagallo.

Il Maestro Capitano di Fregata Antonio BARBAGALLO è nato a Catania il 04 settembre 1968 e si è diplomato in “Composizione”, “Pianoforte”, “Strumentazione per Banda”, “Musica Corale e Direzione di Coro”. Ha conseguito inoltre il Diploma Accademico di II livello in “Direzione e Strumentazione per Banda”  presso il Conservatorio S. Cecilia in Roma. Ha studiato Organo e Composizione organistica e ha frequentato il corso di perfezionamento in “Direzione, Strumentazione e Composizione per Banda”, istituito dall’Accademia Nazionale di S.Cecilia in Roma (1999).

Ha seguito inoltre, vari corsi di perfezionamento in Direzione d’Orchestra, Direzione di Banda, Direzione di Coro, Composizione, Analisi e Musica da Camera, tenuti da maestri di livello nazionale ed internazionale, conseguendo nel 1998, al corso triennale istituito dall’Accademia Musicale di Pescara, il diploma di alto perfezionamento in “Direzione di Banda”. Nell’anno accademico 1998/99 e all’inizio dell’a.a. 1999/2000, è stato docente di Strumentazione per Banda presso il Conservatorio di Musica “D. Cimarosa” di Avellino. Nell’anno accademico 1999/2000 è stato docente di Teoria e Solfeggio presso l’Istituto Musicale “G. Navarra” di Gela (CL). Autore e trascrittore di materiale didattico e di composizioni per coro, gruppi da camera, banda, orchestra (pubblicati da case editrici), ha collaborato, nel campo della musicologia bandistica, con le riviste “Strumenti e Musica” e “Risveglio Musicale”.

Membro di commissione in numerosi concorsi nazionali, svolge inoltre attività didattica nel campo bandistico, tenendo corsi e convegni sulla direzione, storia e analisi del repertorio.Parallelamente all’attività bandistica, ha sempre operato nel campo della musica vocale polifonica dirigendo l’Associazione “Orizzonti Musicali” – Schola Cantorum “Maria SS. del Rosario” di Fleri – Zafferana Etnea (Catania) dal 1991 al 2000 con  un’intensa attività concertistica (oltre 100 concerti)  e  la produzione di materiale discografico. Attualmente dirige anche il Coro Polifonico SANTAROSA (Roma).

Ha diretto la Banda Nazionale dei Vigili del Fuoco dal 1996 al 2000; nell’ottobre dello stesso anno, ha vinto il concorso per Maestro Direttore della Banda Musicale della Marina Militare Italiana, con la quale svolge un’intensa attività concertistica (circa 400 concerti diretti) sia in Italia (l’Auditorium e il Teatro dal Verme in Milano, l’Accademia Nazionale di S.Cecilia – Auditorium Parco della Musica, il Teatro dell’Opera, Auditorium-Conciliazione in Roma, Teatro S.Carlo in Napoli, Teatro Regio ed Auditorium Paganini in Parma, Teatro Carlo Felice in Genova, Teatro Verdi in Trieste, Teatro La Fenice in Venezia, ecc.) che all’estero (Svezia, Spagna, Belgio, Nuova Zelanda, Egitto, Stati Uniti).

 

 

Lunedì 18  luglio 2016 Chiesa art-ceram  ore 21,30

ENTROPIA with IVAN MACERA & DEBORA LONGINI “BETWEEN LANDS”

Debora Longini vocals

Ivan Macera percussives

Dr.Lops synth

Amptek  laptop, synth, guitars

Carlo Micali: sound enginee

Il progetto si fonda sul paradigma che governa fin dalle origini nel 1997 il progetto Entropia, ovvero le possibili interazioni fra suono acustico e manipolazione elettronica.  Il gruppo Entropia , fondato da Alex Marenga (aka Amptek) e dal Dr.Lops, è stato, nel tempo, al centro di innumerevoli interazioni artistiche e si avvale della collaborazione di musicisti diversi. La performance “Between Lands” si avvale della collaborazione della straordinaria vocalist Debora Longini e dell’eclettico percussionista Ivan Macera. Con questo line up il progetto ha pubblicato un album nel 2015 intitolato proprio “Between Lands” e il cui sottotitolo esplicativo è “Electro-folk Legends from Contemporary Tribes”.Elettronica e suono acustico si intersecano in una trama di ambienti sonori, dove la radice atavica del canto armonico , del canto popolare, delle diplofonie vocali, del suono dei diversi materiali si fonde alle manipolazioni sintetiche e ai ritmi digitali. Percussioni sciamanici,  grooves elettronici , ambienti sospesi, puntillisimi granulari si alternano nel flusso continuato di “Between Lands”.

 

 

Martedì 19  luglio 2016 Chiostro Convento di San Francesco  ore 21,30

Quintetto Metamorfosi Musicali – Un salto nel tempo:letture e riletture mozartiane

musiche di Mozart, D’Antò, Giovanni Fontana

Alberto Poli, Ambra Trauzzi  violini

Salvatore Casu viola

Marco Sardelli violoncello

Enrico Mazzoni clavicembalo, organo, pianoforte

Giovanni Fontana  voce recitante e testi

Antonio D’Antò Direttore

Con la partecipazione di

Francesca Bruni soprano

Alessandro Beco e Dimitri Fabrizi percussioni

Giovanni De Lorenzo  tromba

Michela Luzzietti flauto

In collaborazione con  Istituto Superiore di Studi Musicali “ G. Briccialdi” di Terni

Il concerto si organizza intorno ad alcuni momenti fondamentali della storiografia mozartiana e si presenta come una sorta di viaggio di conoscenza in chiave polifonica, perché più voci intervengono nella ricostruzione delle tappe salienti della vita e dell’opera di questo indiscutibile genio creativo.

Intorno alla sua musica, in un montaggio dinamico e trasversale, si dispongono le voci degli interpreti, che propongono una interessante scelta di brani strumentali che si raccordano al nucleo centrale della “Sinfonia dei giocattoli”;  c’è la voce del soprano, che rinnova le arie di Susanna da “Le nozze di Figaro”, di Donna Anna dal “Don Giovanni” e di Pamina da “Il flauto magico”; ma c’è anche la voce di Leopold Mozart, che in una lettera datata 21 luglio 1770 ricorda il suo passaggio a Civita Castellana con il figlio Wolfgang, allora appena quattordicenne, che si cimenta all’organo nel duomo della città; e c’è la voce di Giovanni Fontana che ripercorre pensieri e sentimenti, testimonianze e atteggiamenti, memorie e aspirazioni del musicista attraverso la lettura di brani tratti dal suo “Vertenze mozartiane”, testo poetico su cui si basa anche “Un salto nel tempo” del compositore Antonio D’Antò, a cui è affidato il compito di rileggere la figura di Mozart secondo le prospettive della contemporaneità con una “Piccola messa in scena” per soprano, voce recitante, violini, viola, violoncello e due percussioni.

Si tratta in definitiva di uno spettacolo multimediale la cui caratteristica predominante è il “colore”, nel quale la parola, il teatro, la voce e gli strumenti si incontrano, alternano e sovrappongono per “disegnare”  e raccontare  la figura del bambino prodigio più celebre di ogni tempo.

GIOVANNI FONTANA (1946) Poliartista, performer, autore di “romanzi sonori”, è autore di numerose pubblicazioni in forma tradizionale e multimediale. Il suo primo libro è il testo-partitura Radio/Dramma (Geiger, 1977), l’ultimo Déchets (Dernier Télégramme, 2014). Con Questioni di scarti (Polìmata, 2012) ha vinto il Premio Feronia. Teorico della poesia epigenetica, ha scritto numerosi saggi, tra i quali La voce in movimento (Harta performing, 2003 – con CD) e Poesia della voce e del gesto (Sometti, 2004). Ha dedicato alla performance il volume Italian Performance Art (in coll., Sagep, 2015). Ha curato per “Il Verri” il CD Verbivocovisual. Antologia di poesia sonora 1964-2004.

La sua produzione di “poesia sonora” è documentata in una vasta discografia. Una raccolta di testi destinati alla performance sono raccolti nel volume Frammenti d’ombre e penombre (Fermenti, 2005). Ha realizzato flash opere con Antonio Poce e videopoesie, autonomamente e nell’ambito del gruppo “Hermes Intermedia”. Ha fatto parte delle redazioni di “Tam Tam”, “Baobab” e “Altri Termini”. Ha fondato la rivista di poetiche intermediali “La Taverna di Auerbach” e l’audiorivista “Momo”. Lavora nelle redazioni di “Doc(k)s”, “Inter-Art actuel”, “Bérénice” e “Le Arti del Suono”. È direttore di “Territori”, rivista di architettura e altri linguaggi. Ha al suo attivo oltre seicento mostre di poesia visuale. Il suo lavoro creativo è ripercorso nella monografia Testi e pre-testi (Fondazione Berardelli, Brescia, 2009). Ha scritto testi poetici per svariati musicisti, tra i quali Ennio Morricone, Roman Vlad, Antonio D’Antò, Luca Salvadori. È appena uscito negli USA un suo LP antologico per l’etichetta Recital di Los Angeles. Negli ultimi trentacinque anni ha proposto performance intermediali in Belgio, Canada, Cina, Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Grecia, Iran, Irlanda, Italia, Lithuania, Messico, Polonia, Romania, Slovakia, Spagna, Svizzera, Ungheria, USA, etc.

ANTONIO D’ANTO’ (1957) Compositore, nato a Capri, consegue con il massimo dei voti i diplomi di pianoforte, composizione e direzione d’orchestra. E’ docente di Armonia, Composizione, Strumentazione e orchestrazione nei corsi superiori del Conservatorio “L. Refice” di Frosinone.Alterna l’attività di compositore a quella di direttore e di pianista dedicandosi, in particolare, alla musica moderna e contemporanea. E’ autore di 130 lavori per vari organici. Le sue composizioni sono state eseguite in Italia e all’estero da importanti interpreti e orchestre prestigiose: Orchestra sinfonica della RTV Slovena di Lubiana; Orchestra sinfonica di Cali in Colombia; Orchestra di Roma e del Lazio; Orchestra di Avignone; Orchestra filarmonica di Iasi ( Romania).

Il blu cobalto del cielo viene presentato nel 2002 al Dipartimento di musica dell’Università della Florida di Miami  e successivamente eseguito a Torino (Teatro Regio), Bergamo, Assisi, Colorado Springs, Corciano (Pg), Spoleto. In occasione della chiusura dei festeggiamenti per l’Unità d’Italia, nel Marzo 2012 dirige, al Parco della Musica di Roma, l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone. Il programma viene registrato da RAI-STORIA in una puntata di “La storia siamo noi” condotta da Giovanni Minoli. Dal 2010 al 2012 ha ricoperto il ruolo di Direttore artistico e musicale dell’orchestra “Goffredo Petrassi” di Zagarolo (Roma), esibendosi nelle prestigiose residenze storiche  monumentali di Roma e provincia, come Palazzo Rospigliosi (Zagarolo) e Palazzo Valentini (Roma). Nel  2012 e 2013 è invitato a Pechino, Nanchino ed altre importanti città cinesi nel quadro degli scambi didattico- culturali previsti dagli accordi Italia-Cina del progetto Turandot. Dal 2007 al 2013 ha ricoperto la carica di Direttore del Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone. Nel 2013 il Miur lo nomina quale esperto in merito a un’ispezione promossa dai Beni Culturali presso il Conservatorio S. Pietro a Majella di Napoli. Nel 2013 è nominato Cavaliere al merito della Repubblica italiana. Dal 2015 fa parte dell’elenco di esperti dell’ANVUR-Afam.

 

 

Mercoledì  2O  luglio 2016  Anfiteatro Falerii Veteres   ore 20,00

IPPOLITO  portatore di corona di EURIPIDE

Theatron , teatro antico alla Sapienza “Università di Roma La Sapienza”

La nota vicenda di Ippolito e di Fedra è un vero e proprio archetipo, nella doppia accezione greca e Junghiana: è “principio” ed insieme “esperienza comune”, giacché l’atavica lotta che quotidianamente si manifesta tra istinto e ragione, tra pulsione e volontà di controllo, tra passione e castità, è iniziata con la nascita dell’uomo e continuerà a riproporsi ciclicamente nel generarsi di ogni nuova esistenza. Ho pensato quindi che la tragedia di un adolescente integralista e casto e della sua matrigna, regina e moglie devota, potesse trovare una nuova ed allo stesso tempo antichissima collocazione alle origini dell’uomo: anziché nell’Atene del quinto secolo, all’interno di una sorta di Giardino dell’Eden.

Luogo di proibizione e benessere, di felicità e di privazione, è l’habitat ideale nel quale la natura stessa sostanzia il racconto, fornendo all’uomo tutti quegli elementi utili alla storia: l’acqua, l’argilla, la roccia, le sementi, gli arbusti, strumenti indispensabili anche alla nostra messa in scena. In questa suggestiva cornice, la polimorfa nutrice diviene tutt’uno con quel coro di voci che anima l’intera comunità e che vinto da insana e morbosa curiosità, quanto da spasmodica volontà di agire, decide di intervenire. Il solo risultato sarà quello di peggiorare una situazione già oltremodo complessa ed ingestibile, quasi a ribadire ancora una volta l’assoluta impotenza dell’uomo rispetto al potere incontrastabile degli dei, ammonimento mai ribadito abbastanza. La finestra che sbarriamo su quell’eros proibito e mortificato, socialmente deplorevole e, in definitiva, luttuoso, potrebbe invece spalancarsi ed avere ragion d’essere in un altrove a noi ignoto proprio in virtù della sua stessa natura? Con questo ardito interrogativo si chiude la tragedia riproposta da Theatron che prende voce e corpo nella straordinaria forza interpretativa di oltre quaranta interpreti. Adriano Evangelisti

Regia di Adriano Evangelisti

 

 

Giovedì 21  luglio 2016  Piazza Martiri Fosse Ardeatine 

IL CIVITAFESTIVAL PER I BAMBINI

Ore 17,30

Caccia al teasoro  per le vie del centro storico a cura di S.I.A.T.

Ore 19,00

Le filastrocche di Jully

Spettacolo di filastrocche con  Massimiliano Maiucchi

 

 

Venerdì 22  luglio 2016  Piazza Duomo  ore 21,30

Nel quattrocentesimo dalla morte,  Serata Shakespeare:  Il canto dell’usignolo

GLAUCO MAURI

ROBERTO STURNO

musiche  originali eseguite dal vivo da Giovanni Zappalorto

brani tratti da : Enrico V, Come vi piace, Riccardo II, Timone d’Atene, I Sonetti, Giuli Cesare, Re Lear, La Tempesta

«Il canto dell’usignolo»  è una breve favola di Gotthold Ephraim Lessing. Un pastore, in una triste sera di primavera dice a un usignolo – «Caro usignolo, perché non canti più? Te ne stai muto da tanto tempo. Il tuo canto mi teneva compagnia: era così dolce, mi aiutava nei momenti di tristezza, mi era di tanto aiuto. Perché, caro usignolo, non canti più ?»  «Ahimè – rispose l’usignolo – ma non senti come gracidano forte le rane? Fanno tanto tanto chiasso e io ho perso la voglia di cantare. Ma tu non le senti ?»  «Certo che le sento – rispose il pastore – ma è il tuo silenzio che mi condanna a sentirle». Chi ha il dono di «cantare» quindi canti, per non condannarci a sentire il tanto gracidare della banalità e della volgarità che ci circonda. C’è tanto chiasso intorno a noi che abbiamo bisogno che si alzi un canto di poesia e di umanità. Glauco Mauri e Roberto Sturno, accompagnati dalle musiche composte ed eseguite in scena da Giovanni Zappalorto, sono i protagonisti della serata che attraverso la poesia dei brani tratti da: Enrico V, Come vi piace, Riccardo II, Timone d’Atene, Giulio Cesare, I Sonetti, Re Lear, La Tempesta, danno voce alle immortali opere di Shakespeare, «l’usignolo» che con il suo canto ci parla della vita di tutti noi.

 

 

Sabato 23  luglio 2016  Piazza Duomo  ore 21,30

In collaborazione con La Fondazione Bellonci

Presentazione del vincitore PREMIO STREGA 2016

Edoardo Albinati,  La scuola cattolica,  Rizzoli

Il quartiere Trieste è un posto tranquillo, in apparenza anonimo, e nel 1975 il “San Leone Magno” è il suo fiore all’occhiello: un istituto religioso in cui crescono i figli della nuova borghesia romana. Un mondo innocuo che diventa d’improvviso inquietante, quando alcuni di quei ragazzi diventano protagonisti di uno degli omicidi più tristemente noti della storia italiana, in una villa del Circeo. Intorno a questo evento simbolo, il romanzo ruota e oscilla raccontando decine di fatti, di premesse e di conseguenze che ci svelano, pagina dopo pagina, in una caduta sempre più travolgente, come e quando è nata la nostra anima crudele, quella disposta a tutto pur di sopravvivere.

Presenta  Stefano Petrocchi

A seguire concerto sinfonico

 

 

  1. J. Haydn: Sinfonia n.104 “London” – Allegro, Andante, Minuetto, Allegro con brio
  2. van Beethoven: Sinfonia n.1 in Do maggiore, Adagio molto — Allegro con brio, Andante cantabile con moto; Minuetto: Allegro molto e vivaceAdagio — Allegro molto e vivace

Arman Azemoon Direttore

Arman Azemoon Nato a Teheran (Iran), da madre italiana e padre iraniano, cittadino italiano ha conseguito nel 1989 il diploma di Pianoforte al Conservatorio di Musica di S.Cecilia in Roma sotto la guida della Prof. Lea Cartaino e, successivamente, quello di Composizione al Conservatorio “Alfredo Casella” dell’Aquila sotto la guida del il Maestro Alessandro Cusatelli . Ha frequentato i corsi di direzione d’orchestra tenuti dal Maestro Ennio Nicotra presso l’Accademia Musin a Perugia conseguendo il il diploma  con meritoLe sue musiche di scena per “Romeo & Giulietta”  sono state  rappresentate nel 2005 sotto il patrocinio della Regione Lazio. Musiche di scena per “Tekna Kama figli e sangue”, tratto dall’“Orestea” di Eschilo, rappresentato a Roma in collaborazione con Capsa International; Musiche di scena e canti per la Commedia Musicale “ IN-CANTO” indirizzata ai bambini e rappresentata nel maggio 2007 al Teatro Parioli di Roma per la commissione della provincia di Roma. Direttore del Coro ” Fulvio Riccioni” di Fonte Nuova (Rm) dal 2006 e del Coro Rosa Proserpio di S. Oreste (Rm) dal 2008. Ideatore e realizzatore insieme al tenore Alessandro Fantini del metodo d’esercitazione e didattico per il canto lirico ” My Personal Conductor” pubblicato dalla Carisch S.p.A gruppo Monzino di Milano.

Come direttore e fondatore dell’Ensemble vocale “L’Ottava Giusta”,  ha registrato la colonna sonora del film per Rai 1 “ Il sogno del maratoneta” con Luigi Lo Cascio e Alessandro Haber con le musiche del M° Carlo Crivelli. Con l’Ensemble ha partecipato anche al Festival Barocco “ Marco Scacchi ” 2011 di Gallese (VT) con la direzione artistica di Cristina Miatello. Nel 2012 è stato intervistato dalla trasmissione Voyager di Roberto Giacobbo su Rai 2. Fondatore nel 2011 e direttore stabile dell’Orchestra Sinfonica Santa Croce  con sede nella Basilica S. Croce al Flaminio di Roma. Con l’Orchestra Sinfonica Santa Croce si è esibito in numerosi concerti che hanno riscosso successo di pubblico e di critica e ha partecipato a tre edizioni della Festa Europea della Musica di Roma (2011, 2012 e 2014). Orchestra Sinfonica Santa Croce nata e con sede presso l’omonima Basilica al Flaminio è stata fondata nel gennaio 2011 dal M° Arman Azemoon, attuale direttore musicale.

E’ l’unica Orchestra Sinfonica a Roma, il cui organico è rappresentato da musicisti provenienti da vari paesi europei ed extracomunitari  oltre che italiani. Il progetto è  dedicato ai giovani musicisti diplomati e studenti che hanno la possibilità di  arricchire la loro esperienza orchestrale. La formazione, attualmente rappresentata da una compagine di tipo  sinfonico-corale di circa 80 elementi, ha partecipato a numerosi concerti e rassegne a Roma nei vari municipi e in Provincia, riscuotendo sempre un positivo riscontro di pubblico e di critica. Da segnalare il concerto di chiusura tenutosi a Villa Celimontana nell’ambito della rassegna “Estate Romana 2013 – Concerti in Villa”, per Roma Capitale e la presenza ai concerti della Festa Europea della Musica di Roma nelle edizioni dal 2011 al 2014. Il repertorio eseguito spazia dal genere classico alle colonne sonore di musica da film. Direzione artistica: Giuseppe Antonio Russo

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