| #BORGHIDELLATUSCIA | Castel Sant’Elia

0

Castel Sant’Elia è un piccolo borgo, adagiato sulla piana etrusco falisca tra Nepi, da cui dista 1 km e Civita Castellana. Qui esisteva un castello, arroccato sull’alta parete di tufo che sale dalla sottostante valle, la Valle Suppentonia totalmente ricoperta da macchia mediterranea.

La via principale vi porta sotto la torre dell’orologio ed attraversa le mura merlate dell’antico borgo, arroccato su un alto dirupo sopra ala valle Suppentonia. Le origini risalgono ancora una volta agli Etruschi che abitarono la zona, le cui vestigia si riconoscono sulle pareti a strapiombo che danno sulla  valle.

| #BORGHIDELLATUSCIA | Castel Sant'EliaValle Suppentonia

STORIA DI CASTEL SANT’ELIA

Castel Sant’Elia è in origine un vicus dell’Agro Falisco, situato nella valle Suppentonia. I segni dei Falisci nel territorio si ritrovano in numerose tombe e grotte abitative, che erano collegate da strade nella valle. Questi piccoli insediamenti sono collocati nella località di Pizzo e Castel d’Ischi, difesi dalle rupi di tufo.I centri vengono abbandonati nel periodo romano. In questi secoli le vie consolari, Amerina, Flaminia e Cassia, acquistano importanza e diventano i principali collegamenti del territorio.

Castel Sant’Elia si ripopola nel Medioevo, durante il pontificato di Gregorio Magno. In quest’epoca di caos e instabilità, viene costruita una rocca a difesa delle invasioni barbariche. La cittadina diventa proprietà dell’abbazia di San Benedetto di Pentoma, come risulta da un documento dell’872; poi della Chiesa. Dopodiché diventa feudo, passa ai Colonna e, nel XIII secolo, a una delle famiglie più importanti del periodo: gli Orsini.

I Farnese sono la famiglia che ha lasciato più segni nel borgo. Il loro stemma, il giglio, è scolpito nella porta urbana del centro storico, costruita nel 1900. Pier Luigi Farnese include “Castello”, come viene spesso chiamato il paese, nel ducato di Castro. I Farnese commissionano il nuovo Castello con le mura nel 1540 e sviluppano il sistema amministrativo. Inoltre a loro è riconosciuta la ristrutturazione della Basilica di Sant’Elia, causata da un crollo.

Nel 1649, tornato il ducato castrense alla Santa Sede, Castel Sant’Elia è affidata alla gestione di appaltatori fino al 1790. Nel XVIII secolo Castel Sant’Elia si estende al di fuori del Castello Farnese e inizia a prendere la forma odierna. Dopo il 1790 viene data in enfiteusi prima a Carlo Maria Luciani, poi al conte Domenico Panimolli, nel 1815. Infine al marchese Andrea Lezzani, titolare del palazzo in cui oggi si trova il Municipio, sul corso Umberto I.

Con l’annessione allo Stato Italiano, nel 1870, Castel Sant’Elia viene inserita prima nella Provincia di Roma, poi, nel 1927, in quella di Viterbo.

LA BASILICA DI SANT’ELIA

La Basilica di Sant’Elia è parte del complesso chiamato: Santuario pontificio di Santa Maria ad Rupes. Si trova alla base delle valle Suppentonia, proprio sotto il borgo di Castel Sant’Elia. A pochi passi dall’edificio c’è l’ingresso al sentiero naturalistico del fosso della Mola, che conduce nella forra.

| #BORGHIDELLATUSCIA | Castel Sant'Elia

La basilica è stata costruita dall’abate Elia nei primi anni del XI secolo. Un papiro del 557, conservato a Ravenna, già segna le tracce di un primo monastero sorto nella zona.
La basilica è passata sotto il controllo della famiglia Farnese negli anni in cui hanno dominato il borgo. In questo periodo, nel 1607, un masso cade sull’edificio e danneggia la parete sinistra; i Farnese si occupano della ristrutturazione.

Con la costruzione della nuova chiesa parrocchiale di S’Antonio Abate, la basilica entra in una fase di decadenza durata fino al XX secolo. Sotto il pontificato di Pio IX la basilica viene restaurata dall’architetto Vespignani. Da questo momento inizia a diventare un’importante meta di pellegrinaggio.

IL SANTUARIO SULLA RUPE DI CASTEL SANT’ELIA

Il Santuario di Santissima Maria ad Rupes si trova sulla parete della forra che costeggia Castel Sant’Elia. Un ambiente di grande fascino e suggestione che unisce la spiritualità alla natura. Un luogo di preghiera e silenzio che sorprende il visitatore per l’atmosfera: sembra di ritrovarsi di colpo in un luogo lontano, fuori dal mondo.

| #BORGHIDELLATUSCIA | Castel Sant'EliaLa Basilica di San Giuseppe

L’accesso al Santuario avviene tramite un lungo viale alberato. Al termine di questo: la Basilica di San Giuseppe, l’accesso al Belvedere e la Scalinata di Fra’ Rodio. A destra c’è un parco che si affaccia a picco sulla valle suppentonia. Da qui la forra prosegue: vediamo il borgo di Castel Sant’Elia e, all’orizzonte, la cupola della Chiesa di San Tolomeo a Nepi.

Share.

Comments are closed.