| #BORGHIDELLATUSCIA | Bassano Romano

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A circa 30 Km dal capoluogo Viterbo, Bassano Romano si trova a metà strada tra il Lago di Bracciano ed il Lago di Vico. Il paese è immerso in una lussureggiante natura, fatta di antichi boschi di faggi, castagni e querce.

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Bassano Romano è il luogo ideale per scappare dalla cappa estiva della città: grazie alla sua posizione immersa nel verde, gode infatti di un clima fresco e salubre, anche nel periodo estivo. Come molti dei paesi della zona, Bassano ha molte Chiese e Chiesette antiche, a testimonianza di architetture passate, come la Chiesetta di Santa Maria o quella di San Gratiliano.

STORIA DI BASSANO ROMANO

Le origini di Bassano sono datate attorno all’anno 1000, ma la sua vera crescita si ha in età rinascimentale, quando, nel 1600, dopo un primo governo da parte degli Anguillara, il “Foedus Bassani” venne ceduto alla famiglia Giustiniani.

La sua storia così è stata strettamente legata ai signori delle nobili famiglie che si sono succedute nel possesso del castrum. Tra queste ricordiamo i Giustiniani, gli Anguillara e gli Orsini, che hanno lasciato traccia della loro presenza attraverso la realizzazione di opere architettoniche e trasformazioni urbanistiche.

Fu opera degli Orsini infatti l’inizio della realizzazione del palazzo baronale sulle strutture del vecchio maniero medievale, mentre si deve agli Anguillara e ai Giustiniani, agli inizi del Seicento, una radicale trasformazione urbanistica del paese. Il Palazzo Baronale, dopo il principato di Innocenzo X, passò agli Odescalchi, divenuti signori di Bassano nel 1854.

PALAZZO GIUSTINIANI ODESCALCHI

Il Palazzo Baronale, possedimento degli Odescalchi, è il simbolo della cittadina di Bassano. Notevole una delle sale interne del palazzo, dipinta nel XVII secolo da Francesco Albani e dedicata al mito del Fetonte. Nella volta è stata rappresentata la scena della Caduta di Fetonte dal carro e, alle pareti, le nefaste conseguenze sulla terra, che causò catastrofi in tutte le parti del globo.

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Nelle altre sale notevoli i dipinti che raccontano Storie della vita di Diana del Domenichino e allegorie della Aeterna felicitas di Paolo Guidotti Farnese. Degno di nota è un piccolo teatrino, situato al pian terreno e concepito alla maniera inglese: Vincenzo Giustiniani era stato infatti nella residenza estiva di Enrico VII d’Inghilterra, nel Surrey. Al suo interno si possono scorgere dei palchi in legno, prima tappezzati da drappi e utili ad ospitare il pubblico nobile, e un’ampia platea alla quale si accede per mezzo del cortile, riservata a tutto il popolo.

IL MONASTERO DI SAN VINCENZO

Il Monastero di San Vincenzo fa parte della Congregazione silvestrina, fondata da San Silvestro nel monastero di monte Fano a Fabriano. Il monastero è di recente costruzione, fatta nel dopoguerra. È stato edificato attorno della chiesa di San Vincenzo del Seicento voluta e costruita dai Giustiniani, che oltre alla chiesa in Bassano Romano erano proprietari del palazzo e della villa estiva.

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