| 28 GENNAIO 2024 | PROCENO – Il Castello Cecchini Bisoni e Palazzo Sforza: due dimore storiche sulla via Francigena nelle terre di confine

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Sabato 27 e Domenica 28 gennaio il vostro viaggio inizia dal piccolo borgo di Proceno sulla via Francigena, il più importante percorso per i collegamenti tra il Nord Europa e Roma.
Un itinerario romantico e molto suggestivo nella stagione invernale, dedicato da Anna Rita Properzi, guida turistica e ambientale escursionistica, a due splendide testimonianze, realizzate in un territorio di confine, attraversato dalla via Francigena: il Castello Cecchini Bisoni abitato dai proprietari Cecilia e Giovanni e il Palazzo Sforza realizzato da Guido Ascanio Sforza e oggi sede comunale e che ospita un’interessante mostra di acquerelli dedicati alle tappe della Via Francigena.
Affacciato sulla Valle del Paglia, Proceno incanta sin da lontano il viaggiatore con il suo fiabesco profilo dominato dal Castello Cecchini Bisoni, una delle dimore storiche meglio conservate della Tuscia.
Il Castello rappresenta un gioiello di architettura difensiva medievale, mantenuto con grande amore dai proprietari Cecilia e Giovanni, che vi attenderanno per un caffè e un dolcetto e per accompagnarci nella visita della loro dimora un raro esempio di rocca con torre, mura di cinta e ponte levatoio uno dei 19 ancora funzionanti in Italia e tanti oggetti e ricordi di famiglia.
Si salirà sulla torre medievale un tempo abitata dal castellano e trasformata in museo da Cecilia Cecchini Bisoni, per ammirare il panorama mozzafiato che arriva fino alla Rocca di Radicofani e al Monte Amiata.
Dopo la piacevole tappa con Cecilia e Giovanni, si lascerà il Castello di Proceno attraversando il borgo a piedi per andare a visitare il Palazzo Sforza oggi sede comunale e aperto per l’occasione.
La dimora storica fu edificata alla metà del XVI sec. sull’area dell’antico palazzo comunale per volontà del Cardinale Guido Ascanio Sforza, Camerlengo di Santa Romana Chiesa e Governatore di Proceno.
Lo stemma compare sopra il portone del palazzo, con il leone rampante simbolo degli Sforza di Santa Fiora e sei gigli simbolo dei Farnese, famiglia a cui apparteneva la madre.
L’imponente facciata si erge sulla Piazza principale del paese con il magnifico portale in bugnato rustico su cui si stende una loggia, il bel cortile, l’artistico pozzo, fanno ritenere, che il monumento fosse opera di un illustre architetto.
I lavori furono condotti sotto la direzione dell’architetto fiorentino Nanni di Baccio Bigio. In tutto il Palazzo, Ascanio vi profuse tutto lo splendore al quale era abituato come figlio di una Farnese e di uno Sforza. Tale gusto per l’arte si può ancora ammirare nell’androne, con la volta a “grottesche” e nelle sale adorne di affreschi, alcuni attribuiti alla scuola degli Zuccari, altri a Michele Grechi.
Nel piano nobile, nelle due stanze più grandi vi sono affreschi che rappresentano episodi tratti dal Vecchio Testamento ed una serie di storie, leggende e miti profani.
Nel 1985 il Palazzo è stato acquistato dal Comune di Proceno. Spettacolare il panorama che si può godere dal loggiato che affaccia sulla Val di Paglia, naturale prosecuzione della Val d’Orcia.
ESCURSIONE A CURA DI: Anna Rita Properzi, guida turistica abilitata dalla Regione Lazio e guida ambientale escursionistica iscritta nel Registro Italiano AIGAE (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche) con polizza assicurativa RCT attiva.
PRENOTAZIONI E INFO: tramite il sito www.annaritaproperzi.it oppure tramite whatsapp 333 4912669, canale telegram https://t.me/lepasseggiatediannarita, o mail annaritaproperzi@gmail.com
APPUNTAMENTI: Sabato 27 e domenica 28 gennaio ore 10 a Proceno, con parcheggio in Via Porta Fiorentina, (alle spalle del Castello); Ai partecipanti verrà inviata a posizione google del primo luogo di incontro.
DURATA DELLA VISITA: dalle 10 alle 13 circa
COSTO VISITA:10 € Gratuito per i bambini fino a 12 anni;
QUOTA INGRESSI: 10€ che comprende ingressi e contributi
Per chi vorrà godere ancora della sua atmosfera incantata dei borghi e del paesaggio, potrà fermarsi per una gustosa tappa enogastronomia in relax negli agriturismi o ristoranti del territorio.
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