| #PERCORSIDELLATUSCIA | TUSCIA – Dal lago di Bolsena a Tuscania seguendo il fiume Marta

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Un itinerario che inizia dalle sponde del più grande lago vulcanico d’Europa, nel punto dove nasce il suo unico affluente, il fiume Marta appunto, per seguire la lunga via d’acqua da vicino attraverso campagne e boschi, pascoli e forre, fino alla bellissima città di Tuscania.

Si parte dalla città di Marta nei pressi del porto e si continua costeggiando  il fiume che porta lo stesso nome del paese, superando un luogo ricco di storia e di fascino che è il Giardino della Cannara (proprietà privata) con un antico edificio a ponte che scavalca il fiume, da cui a partire dal periodo Etrusco con semplici graticci di canne, fino ad un tempo non troppo lontano venivano pescate le anguille che migravano dal lago, verso i mari caldi, scendendo  attraverso il fiume.

Dante nella Divina Commedia decantava la bontà delle anguille e la pescosità del lago di Bolsena, parlando di Papa Martino IV, goloso di questo prelibato cibo, che colloca nel Purgatorio proprio nel girone dei golosi.

Una volta superate le prime colline poco lontano si scorge un antico luogo fortificato, Castell’ Araldo, che fu un’importante Precettoria Templare nel XIII secolo.

Si continua verso Tuscania rimanendo quasi sempre nei pressi del corso d’acqua, con un percorso quasi sempre pianeggiante, su strade sterrate che permettono di scorgere un ampio paesaggio, abbracciando con lo sguardo un panorama che va dai monti della Tolfa fino a Viterbo.

Il cammino prosegue nella campagna segnata dal fiume e consente a tratti di vederne le sponde. In alcune zone dove i sollevamenti del suolo e l’opera del fiume sono stati più intensi si sono generate rapide o cascate sulle rocce basaltiche. In altre parti del percorso del fiume, la ricchezza delle acque fu sfruttata nel secondo dopoguerra per realizzare le prime centrali idroelettriche alcune delle quali sono ancora in uso.

Camminando sui pianori si inizierà a scorgere il profilo delle torri della città medievale di Tuscania arrivando sotto la città proprio sul tracciato dell’antica via Clodia, da sempre frequentato, in tempi antichissimi da Etruschi e Romani, dai Templari nel medioevo o da artisti, paesaggisti e mercanti nel Rinascimento e nel ‘700.

Lungo il percorso, a pochi chilometri dalla città, si trovano alcune delle più belle Necropoli Etrusche, come quella di Pian di Mola (su proprietà privata e attualmente ancora non accessibile) dove si trova la bella tomba a casa con portico e colonne di cui restano le basi, datata al VI secolo a.C.

Discesi dal pianoro di Pian di Mola, si può ammirare la Necropoli delle Scalette con resti di tumuli datati al VII secolo a.C. ed tombe rupestri a camera e tracce di strade romane scavate nel tufo. L’itinerario è una traversata che si sviluppa su strade rurali e sentieri non segnati per  una lunghezza di circa 17 km.

Itinerario a cura di: Anna Rita Properzi – Guida Turistica ed Ambientale Escursionistica Aigae – Telefono: 333 4912669.

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