| #PERCORSIDELLATUSCIA | Il monumento naturale di Corviano – BOMARZO

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Il monumento Naturale   di Corviano (istituito nel 2007) occupa il piano sommitale di una rupe che si solleva sui boschi che separano Bomarzo e Vitorchiano e s’incunea tra valli di  fiumi; un’area estremamente peculiare e ricca sia sotto il profilo naturalistico   che per le emergenze archeologiche presenti.
 
Qui, sul pianoro di peperino tipico del paesaggio della Tuscia, delimitato da alti strapiombi rocciosi che offrono un punto di belvedere spettacolare sulla sottostante Selva di Malano, punteggiata di voluminosi massi erratici, si conservano resti di mura etrusche e romane, antiche abitazioni ipogee e i ruderi di un castello e di una pieve medievale con il piccolo cimitero annesso.
 
Durante l’escursione sarà possibile ammirare inoltre un’alternanza di ambienti naturali assai diversi: grandi prati fioriti, boschetti di roverelle, lastroni di tufo e rocce levigate ammantate di muschio, radure di macchia mediterranea, assolate pareti verticali di roccia dominanti sulla rigogliosa e talvolta impenetrabile giungla riparia.
 
La visita sarà ricca di spunti per conoscere il territorio sia dal punto di vista naturalistico che storico archeologico. Si vedrà ciò che resta dell’abitato medievale di Corviano, le pestarole, i ruderi della chiesina, le tombe antropomorfe e quello che resta del villaggio, le cui abitazioni erano invisibili ad eventuali nemici, nascoste agli occhi ostili, scavate sottoterra, attrezzate nelle grotte, accessibili in gran parte soltanto dalle pareti rocciose grazie a pianerottoli e scale mobili, ci inoltreremo in una forra, ci si insinuerà tra i ruderi del castello, dal passato importante, fatto costruire in data imprecisata, nel 1278 passato ad Orso Orsini, nipote del papa Niccolò III, poi a lungo conteso tra gli Orsini ed i Viterbesi.
 
L’escursione sarà l’occasione per un tuffo indietro nel tempo tra le bellezze paesaggistiche e naturalistiche di questo angolo incontaminato della Tuscia.
Durata 3 ore e mezza. 

Itinerario a cura di Antico Presente – http://www.anticopresente.it

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