| 3 AGOSTO 2021 | SANTA SEVERA – “La caduta di Troia” in scena al Castello delle meraviglie

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Un altro appuntamento con il grande teatro d’autore quello di martedì 3 agosto alle ore 21.00  nel suggestivo spazio affacciato sul mare nell’ambito della rassegna estiva “Vivi il Castello delle Meraviglie”, promossa dalla Regione Lazio  e organizzata dalla società regionale LAZIOcrea in collaborazione con il Comune di Santa Marinella.  La caduta di Troia, una produzione Compagnia Orsini  liberamente tratta dal Libro II dell’Eneide con la regia Massimo Popolizio e musiche eseguite dal vivo da Stefano Saletti, Barbara Eremo e Pejman Tadayon.

L’inganno del cavallo di legno con cui i Greci espugnano, dopo dieci anni di assedio, la città di Troia, apre il secondo libro dell’Eneide, considerato un capolavoro assoluto per la sua struttura e per la sua forza tragica. È l’inizio di un lungo cammino che permetterà fortuna altrove. Enea vive la violenza della guerra, la fuga per mare, la ricerca di una nuova terra, la stessa disperazione di milioni di persone che oggi iniziano un lungo viaggio per la sopravvivenza.

Ripercorrendo la tradizione orale dell’epos latino Massimo Popolizio, voce magnetica e inconfondibile tra gli interpreti più importanti del panorama teatrale (citiamo solo Gli ultimi giorni dell’umanità, Verso Peer Gynt, Lehman Trilogy) e cinematografico (fra gli altri, Il Divo e Romanzo criminale), si confronta con il Libro II dell’Eneide virgiliana. Le musiche per “La Caduta di Troia” realizzate da Stefano Saletti sono in parte composizioni originali in parte attingono alla tradizione mediterranea ed ebraico sefardita.

Le lingue usate sono il ladino, l’aramaico, l’ebraico e il sabir, l’antica lingua del Mediterraneo. Saletti suona in scena strumenti  come l’oud, il bouzouki e il bodhran, che creano un contrappunto sonoro alla voce limpida di Barbara Eramo, sempre mossa tra melismi e scale di derivazione mediorientale lo spettacolo è arricchito dalla presenza del musicista iraniano Pejman Tadayon che suona il kemence, il daf e il ney, antichi ed evocativi strumenti della tradizione persiana. Il susseguirsi di temi che sottolineano i passaggi più intensi del testo e paesaggi sonori che fanno da bordone alla narrazione di Popolizio, portano lo spettatore a viaggiare nel tempo e nello spazio attraverso la parola e le suggestioni sonore di timbri e sonorità antiche ed evocative.

Biglietto € 10 + € 2 di prevendita on line www.coopculture.it e biglietteria presso il Castello di Santa Severa

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