| 3 MARZO 2017 | BASSANO ROMANO – La musica Indie protagonista a La Casa di Emme con i Canova!

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Nottambuli, libertini, schietti. Chitarre, tastiere, canzoni e sigarette. In una parola: Canova. Questo il nome della band milanese che, dopo essersi esibita al Coca Cola Summer Festival di Roma davanti a ventimila persone ed essere stata tra i finalisti all’ Mtv Music Awards Italia nella categoria “best new generation”, venerdì 3 marzo farà tappa a La Casa di Emme con il suo “Avete ragione tutti tour”.

Registrato a Milano da Giacomo Jack Garufi (Bantamu.com), missato da Matteo Cantaluppi (Thegiornalisti, Bugo, M+A) e masterizzato da Giovanni Versari (Baustelle, Verdena, Ghemon), “Avete ragione tutti” è uno di quegli album di pop indipendente che chiede unicamente di essere cantato.

Nove i brani che, tra romanticismo metropolitano, sensualità Prêt-à-porter, un briciolo di malinconia e tanta spontaneità, compongono il disco d’esordio di questa band che continua a farsi strada nel panorama dell’indie-pop italiano. Canzoni che raccontano speranze, amori e timori della cosiddetta “generazione di mezzo”, in bilico tra giovinezza e maturità, tra “Vita sociale” e ricerca della “Felicità”.

Appuntamento, quindi, venerdì 3 marzo alle 22,00 a La Casa di Emme per una nuova serata in cui a farla da padrone saranno ancora una volta la musica live, birre artigianali e tanto divertimento.

Tracklist

1. Il disco si apre con Vita Sociale, un’affollatissima solitudine. Giornate solari e monotone, assordanti e loquaci come il silenzio di cui sono fatte. Vorrei morire, anche se per un giorno solo.

2. Vivere di musica potendo concedersi una bella vacanza all’estero non è cosa scontata. Con l’uscita dall’Europa della Gran Bretagna, Londra sembra ancor più irraggiungibile, non solo per la distanza. Brexit è tutto questo, e molto altro. Volevamo fare le canzoni e siamo finiti a fare le riunioni.

3. Expo, seconda traccia del disco e prima in ordine cronologico di scrittura, ha il piglio brit e l’incedere ritmico tipico di quelle canzoni che con difficoltà escono dalla testa, ossessive come una storia fatta di tira e molla e occasioni perse. Le stelle sono per gli sfigati, non ha senso lamentarsi, basta non seguirle.

4. Nessuno sa cosa sia, tutti la cercano, alcuni ne hanno addirittura paura. La Felicità è un monologo visionario, un augurio, un auspicio sincero e spassionato. Ma se ci siamo persi qualcuno ci dovrà recuperare.

5. Manzarek è la dedica spassionata a lei, troppo lontana per essere mia, troppo bella per essere qui. Parolacce al vento, parolacce lungo il fiume, parolacce dritte nel telefono.

6. Portovenere è il singolo di lancio dei Canova, anticipazione estiva di Avete ragione tutti. Piccolo inno di chi al mare non ci vuole andare in coppia. O almeno non più. Una contemporanea ‘nun te reggae più rivolta alla propria insistente metà. È meglio lavorare che stare a litigare.

7. Non è facile rimanere fedeli, nemmeno con sé stessi. Innamorarsi della persona giusta nel momento sbagliato. Aziz è un vorrei ma non posso. Lei è di un altro, mi limiterò a guardarti e poi a cantarti.

8. Il più grande di tutti. Maradona, mano di dio, genio e sregolatezza, amico del popolo, termine di paragone assoluto, in tutte le lingue del mondo. In questo brano El pibe de oro è la metafora nostalgica del regno che cade, del tempo passa e chissà dove va. Per quello che vale, per quello che pare, per quello che puoi giudicare.

9. La Festa è finita, tutti tornano a casa, o così sembrerebbe. Paradisi artificiali e lunghe occhiate, la gelosia sboccia senza preavviso. Voce e piano registrati in presa diretta, solitaria chiusa prima del buio, un sipario o semplicemente un nuovo inizio. La festa più bella l’hai fatta a me.

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