| 25 GIUGNO 2021 | TUSCANIA – Con Anna Rita Properzi alla scoperta dell’Abbazia di S.Giusto e dei campi di lavanda al tramonto

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Sapete perché a Tuscania è iniziata la coltivazione della lavanda e le attività legate a questa bellissima pianta aromatica? Ve lo racconterò nelle mie passeggiate! Come ogni anno da ormai più di dieci anni anche questa estate, rispettando le norme del distanziamento sociale, si tornerà ad ammirare la bellezza dei luoghi storici di Tuscania e dei suoi campi fioriti e curati come giardini dalle aziende produttrici. Seguendo la tradizione dei monaci cistercensi, venuti dalla Francia molte aziende iniziarono la coltivazione della lavandula officinalis e del lavandino grosso

La passeggiata di venerdì 25 giugno permetterà di scoprire la splendida Abbazia Cistercense di San Giusto dove nel 1146 i monaci cistercensi provenienti dalla Francia si stabilirono. Infine raggiungeremo rigogliosi campi dell’Azienda Agricola di Gubbiotti Lucia – Lavanda della Tuscia bellissimi sia al mattino che al tramonto.

L’Abbazia di San Giusto offre oggi la stessa magia di molti secoli fa quando monaci e viandanti che percorrevano le antiche strade decisero di fermarsi.
L’opera dell’uomo e quella della natura si fondono proprio come voleva San Benedetto da Norcia. Il monastero si affaccia sulla valle del fiume Marta. La presenza di sorgenti ha sicuramente incoraggiato gli insediamenti fin dall’epoca etrusca, romana e medievale.

La prima notizia sicura di una comunità monastica di San Giusto è della fine del X secolo, quando un gruppo di monaci, seguendo la Regola di San Benedetto da Norcia, fondarono il primo monastero. Nel 1146, l’abbazia cistercense di Fontevivo (Parma), abbazia figlia di Clairvaux (Francia), inviò un gruppo di monaci a reinsediare San Giusto come abbazia cistercense, probabilmente il cenobio benedettino era ormai abbandonato.

Nel XV purtroppo l’abbazia fu definitivamente soppressa e da allora in poi i suoi edifici caddero in rovina. Noi avremo la possibilità di ammirarne la rinascita di questo luogo, grazie all’attuale proprietario Mauro Checcoli, ingegnere bolognese (medaglia d’oro olimpica Tokio 1964) e alla sua famiglia che nel 1990 acquistano l’azienda con i ruderi dell’abbazia di San Giusto. Subito decisero di farla rivivere impegnandosi in un arduo percorso di scavo, restauro e ricostruzione iniziato nel 1994, quasi del tutto completato. Oggi l’abbazia di San Giusto è un’azienda agricola biologica eco-compatibile ed un luogo per viaggiatori, artisti, appassionati di natura e d’arte.

Dopo questa immersione nella bellezza del paesaggio e della storia dell’abbazia ci sposteremo con le auto nell’azienda agricola Lavanda della Tuscia, immersa nel verde della maremma Laziale, lontana dal centro abitato e dalle strade ad elevata percorrenza come statali e provinciali, che coltiva da molti anni lavanda (Lavandula angustifolia mill) volgarmente detta lavandino grande, senza l’impiego di sostanze chimiche, mentre la raccolta delle infiorescenze viene fatta esclusivamente a mano. L’estrazione dell’olio essenziale viene eseguito mediante procedimenti di distillazione in corrente di vapore dai fiori dopo poche ore dalla raccolta, preservandone le caratteristiche e peculiarità.

INFORMAZIONI PER DETTAGLI: 333 4912669 Anna Rita Properzi Guida Turistica e Ambientale Escursionistica Aigae, con polizza assicurativa professionale RC attiva. Potrete scrivermi tramite whatsapp o tramite mail: annaritaproperzi@gmail.com.

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: posti limitati nel rispetto del distanziamento e delle norme anticovid19.

QUOTA INDIVIDUALE: 15€ che comprende visita guidata e contributo ingresso abbazia.

APPUNTAMENTI:
Mattina: ore 9.30 -12.30
Pomeriggio: ore 16.30-19.30
Incontro al parcheggio Piazzale Bersaglieri-Viale Fabio Filzi (sotto le mura della città) Non dovrete parcheggiare, perché ci si sposterà con le auto per recarci all’Abbazia di San Giusto. Dopo la visita della chiesa e del complesso abbaziale, ci si sposterà di nuovo con le auto presso l’azienda Lavanda della Tuscia, a circa 15 minuti dal centro abitato per ammirare i bellissimi campi di lavanda fiorita. Fine visita intorno alle ore 19.30/20

ABBIGLIAMENTO: scarpe comode e chiuse, abiti leggeri, cappellino, acqua. Dotarsi di mascherina e gel sanificante

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